martedì 20 novembre 2018

DEFINIZIONE AGEVOLATA 2018

A.E.C.I. FELTRE è a disposizione dei propri tesserati (e non) per aiutarli nella presentazione della documentazione richiesta. Basta chiamare lo 0439 300030 e prendere appuntamento presso gli uffici di Feltre (Belluno) di via Negrelli n.1/b.

Risultati immagini per pace fiscale immaginiParte la Definizione agevolata 2018, la cosiddetta “rottamazione-ter”, per le somme affidate all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017: rate fino a cinque anni senza corrispondere sanzioni e interessi di mora. Presenta la tua domanda entro il 30 aprile 2019!

 L’art 3 del Decreto Legge n. 119/2018 prevede la Definizione agevolata dei carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017 (cosiddetta “rottamazione-ter”).
Chi intende aderire pagherà l’importo residuo delle somme dovute senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora. Per le multe stradali, invece, non si pagheranno gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge.
Non rientrano nel beneficio della Definizione agevolata alcune tipologie di carichi, esclusi in ragione della loro natura, e in particolare quelli riferiti a:
  • recupero degli aiuti di Stato considerati illegittimi dall'Unione Europea;
  • crediti derivanti da condanne pronunciate dalla Corte dei conti;
  • multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna;
  • sanzioni diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti agli enti previdenziali.
Rispetto alle precedenti “Definizioni” introdotte dal D.L. n. 193/2016 (“prima rottamazione”) e, successivamente, dal D.L. n. 148/2017 (“rottamazione-bis”), il D.L. n. 119/2018 prevede importanti novità a favore del contribuente per il pagamento in forma rateale, e in particolare:
  • un periodo temporale più ampio per rateizzare le somme dovute: 10 rate ripartite in 5 anni;
  • un tasso di interesse ridotto, definito nella misura del 2 % annuo a partire dal 1° agosto 2019 invece del 4,5% come previsto precedentemente.
Per usufruire della nuova Definizione agevolata (cosiddetta “rottamazione-ter”) è necessario presentare la dichiarazione di adesione entro il 30 aprile 2019.
Si può scegliere di pagare in un’unica soluzione o fino a un massimo di 10 rate consecutive di pari importo (5 anni), con scadenza il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno. Il termine per pagare la prima o unica rata è fissato dal legislatore al 31 luglio 2019.

(fonte:AdeR)

lunedì 19 novembre 2018

Gas, luce e acqua: le vecchie bollette non si pagano

Cambia la prescrizione per le fatture: da cinque a tre anni. Le conseguenze per i consumatori.
Chi ha visitato, in questi giorni, il sito dell’Arera, l’Autorità garante per la luce, l’acqua e il gas, avrà notato la pubblicazione di un importante comunicato: dal 1° gennaio 2019 cambia la prescrizione per le bollette. Le società che forniscono l’energia elettrica, il servizio idrico e il gas non potranno più richiedere pagamenti per debiti pregressi se sono trascorsi più di due anni. E questo non vale solo per i tanto odiati conguagli ma anche per le fatture relative alle bollette ordinarie. Lo scopo è quello di limitare il rischio che gli utenti possano essere messi dinanzi ad esorbitanti richieste di pagamento, magari per consumi non fatturati ogni mese (cosa tutt’altro che rara).

Risultati immagini per prescrizione bollette enel energiaIn buona sostanza, la novità è che le vecchie bollette di gas, luce e acqua non si pagano più: il termine di prescrizione passa infatti da cinque a tre anni. Due anni in meno di arretrati da versare qualora ti dovesse arrivare una diffida.

Capire il calcolo della prescrizione è molto semplice. Dobbiamo rapportarti alle varie ipotesi che potrebbero venirsi a creare. Facciamo qualche esempio.

Bolletta non ricevuta: quando la prescrizione?

Il pagamento di ogni bolletta può essere preteso solo a partire dal mese successivo ed entro la data di scadenza indicata nella bolletta stessa. L’invio della bolletta, se non contestata, non è però in grado di mettere in mora il consumatore visto che queste sono spedite con lettera semplice. Se pertanto l’utente non paga, la società fornitrice dovrà spedirgli all’indirizzo di residenza una raccomandata a.r. con una diffida. Ebbene, questa raccomandata deve giungergli non oltre tre anni dal mese successivo a quello di scadenza della fattura, altrimenti cade in prescrizione.

Conguaglio: fino a quanti anni prima?

Il secondo caso tipico che si può verificare è quello del conguaglio. Succede spesso che la società fornitrice della luce, dell’acqua o del gas, dopo aver eseguito la fatturazione tramite letture stimate o basate sull’autolettura, proceda dopo diversi mesi alla lettura del contatore. Se da questa verifica dovesse risultare un ulteriore debito a carico dell’utente viene emessa una ulteriore bolletta a titolo di conguaglio. Fino ad oggi, però, i gestori hanno effettuato i conguagli con largo ritardo, affidandosi a un termine di prescrizione molto ampio. Così, chiaramente, il conto poteva raggiungere cifre spesso improponibili per gli utenti, chiamati a sanare le differenze di conteggi degli ultimi cinque anni. Ora però tutto ciò non sarà più possibile: si potrà chiedere il conguaglio solo degli ultimi tre anni.

Se ricevi una diffida quando arriva la prescrizione? 

Ed ancora le vecchie bollette di gas, luce e acqua non si pagano più neanche quando, tra una diffida e l’altra, passano più di tre anni. Difatti se è vero che ogni lettera di sollecito interrompe la prescrizione, affinché ciò avvenga sono necessarie due condizioni:
•la lettera deve essere inviata con raccomandata a/r o, per chi ne è munito, con posta elettronica certificata; il gestore deve infatti avere la prova dell’invio e del ricevimento;
•la diffida deve essere spedita non dopo tre anni da quella precedente o dalla scadenza della fattura. Se dovessero decorrere più di tre anni si verifica la prescrizione.

 Come far valere la prescrizione?

Dovrà essere la stessa società fornitrice a cancellare, in automatico, i vecchi debiti caduti in prescrizione. Gli importi oggetto di prescrizione dovranno essere automaticamente esclusi dai pagamenti nel caso fosse stata scelta la domiciliazione bancaria o postale o su carta di credito.
Se l’utente dovesse trovarsi ad affrontare una richiesta di pagamento per debiti fuori termine può presentare un ricorso all’ARERA, tramite la procedura online. Si terrà un tentativo di conciliazione con la società fornitrice, anche tramite Skype, rivolto a ottenere la cancellazione del debito. In caso di mancato accordo si può ricorrere al giudice di pace.

(www.laleggepertutti.it)

domenica 18 novembre 2018

MODEM LIBERO: IL TAR CONFERMA LA DELIBERA DELL'AGCOM

Risultati immagini per MODEM LIBERO
ANSA: Il Tar conferma 'modem libero' e boccia il ricorso di Tim contro la delibera con la quale, ad agosto scorso, l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha stabilito il diritto degli utenti "di scegliere liberamente i terminali di accesso ad Internet da postazione fissa", fissando specifici obblighi sugli operatori "finalizzati a garantire scelte consapevoli e informate da parte dei consumatori finali".
L'ordinanza respinge la richiesta di sospensione cautelare del provvedimento dell'Agcom, ed è già fissata al prossimo ottobre 2019 l'udienza di discussione del ricorso nel merito.
Con la contestata delibera, l'Agcom aveva confermato il diritto degli utenti di scegliere liberamente i terminali di accesso ad Internet da postazione fissa, fissando al contempo specifici obblighi sugli operatori, finalizzati a garantire scelte consapevoli e informate da parte dei consumatori finali.

mercoledì 14 novembre 2018

MASSIMA ATTENZIONE PERSONE SOSPETTE !!!

Risultati immagini per segnale attenzioneCondividiamo volentieri questo post (che già circola nelle rete facebook) anche a fronte delle diverse segnalazioni avvenute in questi giorni in associazione !!!

In questi giorni ci sono delle persone che stanno visitando le abitazioni o aziende del feltrino e bellunese per raccogliere i dati riscontrati da maltempo dei giorni scorsi
 
DIFFIDATE perché non sono autorizzati a farlo e NON compilate o firmate alcun modulo.!!!!
Oltre a questi si aggiungono tutti i personaggi delle varie compagnie Enel, Telecom ecc.. ovviamente persone non autorizzate e che non fanno minimamente parte di queste aziende! Quindi NON APRITE!

Stessa cosa per chi vi chiede delle informazioni suonando alla porta... lo fanno per poi riuscire ad entrare in casa!

giovedì 8 novembre 2018

IPTV: PRIME MULTE E SANZIONI DI CONSUMATORI SEGNALATE ALLA NOSTRA ASSOCIAZIONE DI CONSUMATORI

L'IPTV, acronimo di Internet Protocol Television, è un sistema che permette la fruizione di canali TV attraverso la connessione internet. L'apparecchio consente la visione sia di canali convenzionali (Rai 1, Rai 2, Canale 5 e via dicendo) sia i canali web tv di nuova concezione ma anche, e soprattutto, i canali satellitari. Quindi, attraverso un apparecchio IPTV posso avere la possibilità di vedere (senza parabola o antenna digitale) Sky, Rai Uno e Netflix (per fare degli esempi).

Risultati immagini per immagini digitale
Il funzionamento è abbastanza semplice. Esistono delle piattaforme che si alimentano dei canali digitali, satellitari o web e che redistribuiscono ai propri contatti. Fin qui nulla di strano o di illecito, ovviamente, se queste piattaforme non trasmettono contenuti a di tv (digitali, satellitari o web) a pagamento.

Esistono infatti piattaforme che per una spesa ridotta (intorno alle 10/15 euro mese) promettono la visione di canali a pagamento. Con un solo abbonamento riesco a fruire dei canali Sky, Netflix e Premium ad un costo ridotto.

COSA RISCHIA L'UTENTE?
Partiamo dal concetto che il sistema è illecito e secondo la nostra Associazione di Consumatori è giusto punire sia chi diffonde mezzi similari sia l'utente finale.
Va detto però che la visione di streaming illegale non è soggetta a sanzione, mentre la detenzione di un film illegale ad uso personale è soggetto a sanzione amministrativa di 154€, più la confisca del materiale.
In situazioni più rare invece, l’utente può incorrere in sanzioni penali con reclusione per un massimo di 3 anni e il pagamento di 25.000€ di multa.

COSA FARE
Trattandosi di un sistema illecito la nostra Associazione di Consumatori consiglia l'immediata disattivazione del decoder anche per coloro i quali non sono ancora stati raggiunti da controlli e che hanno ricevuto sanzioni. La nostra associazione di consumatori è ovviamente pronta a tutelare gli utenti consumatori al fine di annullare le sanzioni. Per attivare l'assistenza è necessario mettersi in contatto con la nostra sede:
A.E.C.I. FELTRE | ASS. EUROPEA CONSUMATORI INDIPEDENTI
Tel 0439 300030 - mobile 347 74 21 260
feltre@euroconsumatori.eu

fonte: www.euroconsumatori.eu