tag:blogger.com,1999:blog-888476045008831402024-03-06T12:02:31.281-08:00A.E.C.I. FELTRE - Associazione Europea Consumatori Indipendenti FeltreA.E.C.I. FELTRE - feltre@euroconsumatori.eu http://www.blogger.com/profile/10066936792813753945noreply@blogger.comBlogger580125tag:blogger.com,1999:blog-88847604500883140.post-22647402118644982432019-01-30T23:15:00.002-08:002019-01-30T23:15:41.366-08:00TELEFONIA: TUTELA CONSUMATORI DI A.E.C.I.<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.telefoniainazienda.com/wp-content/uploads/2015/06/Telefono-870x400-300x138.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="Immagine correlata" border="0" class="irc_mi" height="147" src="https://www.telefoniainazienda.com/wp-content/uploads/2015/06/Telefono-870x400-300x138.jpg" style="margin-top: 108px;" width="320" /></a>Indubbiamente tra le problematiche statisticamente più portate presso
gli sportelli della nostra Associazione di Consumatori vi sono i
problemi con i gestori telefonici. Vodafone, Tim, Fastweb, Wind, Iliad
solo per citarne alcuni sono tra i gestori che provocano, con i loro
disservizi, disagi per i consumatori. Mancate migrazioni, disservizi
tecnici, fatture anomale tra i casi più gestiti dalla nostra
Associazione di Consumatori.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Gli esperti dislocati sulle numerose
sedi di A.E.C.I. assistono i consumatori anche attraverso il sistema
CONCILIA WEB dell'Agcom. Grazie alla conciliazione la nostra
Associazione di Consumatori non solo riesce a risolvere problematiche
tecniche (traslochi, attivazioni, migrazioni, riparazioni) ma portano
soluzioni anche dal punto di vista di indennizzi e risarcimenti per i
disagi patiti</div>
A.E.C.I. FELTRE - feltre@euroconsumatori.eu http://www.blogger.com/profile/10066936792813753945noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-88847604500883140.post-23269740514675654002019-01-09T23:57:00.001-08:002019-01-09T23:57:48.409-08:00EQUIRISCOSSIONE: Stralcio dei debiti fino a mille euro<div class="descrizione" style="text-align: justify;">
<a href="https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRJAA0OBOMkPhjNnmrxW8dzlm8Wn1wiYcKFAvmwR0GZGzIygyY3jA" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="Risultati immagini per forbice tasse" border="0" class="rg_ic rg_i" data-src="https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRJAA0OBOMkPhjNnmrxW8dzlm8Wn1wiYcKFAvmwR0GZGzIygyY3jA" src="https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRJAA0OBOMkPhjNnmrxW8dzlm8Wn1wiYcKFAvmwR0GZGzIygyY3jA" style="height: 149px; margin-top: 0px; width: 239px;" /></a>Cancellate le <strong>''mini cartelle''</strong>.
Con il Decreto Legge n. 119/2018, convertito con modificazioni dalla
Legge 136/2018, sono <b>automaticamente annullati</b>, alla data del 31
dicembre 2018, <strong>i debiti residui fino a mille euro relativi ai carichi dal 2000 al 2010</strong>.</div>
<div class="descrizione" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L’articolo 4 del Decreto Legge n. 119/2018 infatti prevede “<strong>lo stralcio</strong>” dei debiti di importo <strong>fino a 1.000 euro</strong>.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
In particolare, è disposto <strong>l’annullamento automatico</strong> (senza alcuna richiesta da parte del contribuente) dei singoli debiti, affidati all’Agente della riscossione dal <span style="font-size: large;"><u><strong>1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2010</strong></u></span>,
di<u><b><span style="font-size: large;"> importo residuo fino a mille euro</span></b></u>, calcolato al 24 ottobre 2018
(data di entrata in vigore del decreto legge), comprensivo di <strong>capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni</strong>.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Il Decreto Legge specifica che lo stralcio fino a mille euro <strong><span style="font-size: large;">non si applica per alcune tipologie di debiti</span> </strong>relativi a carichi affidati all’Agente della riscossione. In particolare<strong>:</strong></div>
<ul style="text-align: justify;">
<li>debiti relativi alle “risorse proprie tradizionali” dell’Unione
Europea e all’imposta sul valore aggiunto riscossa all’importazione;</li>
<li>debiti derivanti dal recupero degli aiuti di Stato considerati
illegittimi dall’Unione Europea ovvero da condanne pronunciate dalla
Corte dei conti;</li>
<li>multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna.</li>
</ul>
<div style="text-align: justify;">
Le <strong>eventuali somme versate prima del 24 ottobre 2018</strong>
(data dell’entrata in vigore del Decreto Legge n. 119/2018) restano
definitivamente acquisite, mentre gli importi versati dopo il 24 ottobre
sono imputati in ordine:</div>
<ul style="text-align: justify;">
<li>ai debiti residui eventualmente inclusi nella definizione agevolata prima del versamento;</li>
<li>a debiti scaduti o in scadenza;</li>
</ul>
<div style="text-align: justify;">
In assenza di debiti, gli importi versati dopo il 24 ottobre, saranno rimborsati al contribuente.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #cc0000;"><b><span style="font-size: large;">A.E.C.I. FELTRE rimane a disposizione del consumatore-contribuente per la verifica della posizioni debitorie da gestire dal 01 gennaio 2019. Chiamateci !!!! </span></b></span></div>
A.E.C.I. FELTRE - feltre@euroconsumatori.eu http://www.blogger.com/profile/10066936792813753945noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-88847604500883140.post-13302839336559533752019-01-09T07:49:00.003-08:002019-01-09T07:49:40.163-08:00IP288 - Eni gas e luce, nuova sanzione da 1 milione e 800 mila euro per la scorretta fatturazione dei consumi di elettricità e gas<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://www.repstatic.it/content/nazionale/img/2018/07/11/180914881-e2b10261-b26a-4f4c-82d6-f7f6164187f8.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="Maxi-conguagli sulle bollette, multa da 1,8 milioni a Eni gas e luce" border="0" class="lazy lazy-loaded" data-src="https://www.repstatic.it/content/nazionale/img/2018/07/11/180914881-e2b10261-b26a-4f4c-82d6-f7f6164187f8.jpg" height="320" src="https://www.repstatic.it/content/nazionale/img/2018/07/11/180914881-e2b10261-b26a-4f4c-82d6-f7f6164187f8.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Il 5 luglio 2018 l’Autorità ha
deliberato la chiusura del procedimento di inottemperanza alla Delibera
dell’Autorità del 11 maggio 2016 (PS9542), accertando la reiterazione da
parte di Eni gas e luce S.p.A. della condotta consistente
nell’inadeguata gestione delle istanze dei consumatori relative alla
fatturazione dei consumi di elettricità e gas, a fronte del
contemporaneo avvio dell’attività di riscossione.<br /></span></div>
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Il provvedimento dell’Autorità trae
origine dalle numerose segnalazioni con le quali, a decorrere dalla
seconda metà del 2017, molti consumatori hanno continuato a lamentare
problematiche connesse alla fatturazione dei consumi di ingente importo
(“maxi conguagli”), riguardanti periodi di consumo superiori anche a
cinque anni dalla data di emissione della fattura, emerse specialmente
nell’ambito delle attività di recupero crediti effettuate da EGL nel
corso del 2017.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Le segnalazioni degli utenti
riguardavano inoltre la fatturazione di importi erronei o non
correttamente stimati, le rettifiche tardive dei consumi fatturati,
anche prescritti, l’omessa acquisizione delle letture o delle
autoletture; l’incompletezza e/o l’inesattezza dell’informativa in
bolletta.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Nel corso del procedimento, EGL ha
assunto importanti iniziative a favore dei consumatori. In particolare,
EGL ha deciso di riconoscere automaticamente la prescrizione dei
pagamenti delle bollette, tutte le volte in cui la mancata fatturazione
dei consumi, entro due anni, sia riconducibile alla responsabilità della
Società. Negli altri casi, su istanza del consumatore, EGL riconoscerà
la prescrizione biennale decorrente dal consumo di elettricità e gas,
come previsto dalla Legge di Bilancio 2018 (L. n.205/2017) e dalle
delibere ARERA del 2018.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Inoltre, EGL ha presentato importanti
misure migliorative in tema di fatturazione e di gestione delle
situazioni critiche dei reclami, al fine di superare, anche
retroattivamente, le criticità emerse nel corso del procedimento.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">
In considerazione della rilevanza delle
Iniziative assunte da EGL, in particolare per il superamento del
fenomeno dei “maxi conguagli”, l’Autorità ha ridotto significativamente
la sanzione da irrogare a Eni gas e luce, risultata pari a 1.800.000
euro</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"> </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><a href="http://www.agcm.it/dotcmsDOC/allegati-news/IP288_ch.%20inott.sanz._omi.pdf" target="_blank">testo del provvedimento</a> </span></div>
A.E.C.I. FELTRE - feltre@euroconsumatori.eu http://www.blogger.com/profile/10066936792813753945noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-88847604500883140.post-16821311763294874802019-01-09T03:30:00.000-08:002019-01-09T03:30:10.065-08:00PS11043-PS11044- PS11048 - Iscrizione alla banca dati S.I.Mo.I.Tel.: Wind Tre, Telecom e Vodafone sanzionate per condotte aggressive per complessivi 3,2 milioni di euro<div style="text-align: justify;">
L’Autorità Garante della Concorrenza e
del Mercato, nella sua adunanza del 1 agosto 2018, ha chiuso tre
procedimenti istruttori per pratiche commerciali scorrette, sanzionando
Wind Tre S.p.A. Telecom Italia S.p.A. e Vodafone Italia S.p.A. per un
ammontare complessivo di 3,2 milioni di euro.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.consumerismo.it/wp-content/uploads/2017/11/tlc.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="Risultati immagini per IMMAGINI TELECOMUNICAZIONI SANZIONI" border="0" class="irc_mi" height="199" src="http://www.consumerismo.it/wp-content/uploads/2017/11/tlc.jpg" style="margin-top: 0px;" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Secondo l’Autorità, le tre società hanno
posto in essere condotte aggressive, in violazione degli articoli 24 e
25 del Codice del Consumo, aventi ad oggetto l’invio ai clienti,
presunti morosi, di lettere di sollecito di pagamento contenenti la
minaccia di iscriverne il nominativo in una banca dati, denominata
S.I.Mo.I.Tel., non ancora operativa e dalla finalità indeterminata, al
fine di indurli a pagare gli addebiti richiesti.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">L’Autorità ha accertato che, sebbene in
tale banca dati avrebbero dovuti essere inseriti solo i nominativi dei
clienti “morosi intenzionali” secondo determinati requisiti, i tre
operatori inviavano i solleciti anche a clienti non qualificabili come
tali perché privi di tutti i requisiti previsti per l’iscrizione,
compresi utenti che potevano contestare la fondatezza del debito vantato
dall’operatore.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">L’indicazione della possibile iscrizione
in S.I.Mo.I.Tel. è stata ritenuta dall’Autorità idonea a condizionare i
destinatari della comunicazione di sollecito a pagare le somme loro
richieste. Infatti, gli operatori, sfruttando la minaccia di fare
ricorso a uno strumento previsto come forma di autotutela del mercato
nei confronti dei morosi intenzionali, ma non ancora attivo, inducevano i
destinatari a ritenere che, a prescindere dalla fondatezza della
propria posizione debitoria, potenzialmente anche incerta e/o oggetto di
contestazione, fosse preferibile provvedere rapidamente al pagamento
dell’importo richiesto, al fine di evitare l’iscrizione nella banca
dati, con la possibile conseguenza di non poter più concludere contratti
con alcun operatore telefonico.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Nel corso dell’istruttoria sono stati
svolti accertamenti ispettivi con l’ausilio del Nucleo speciale
Antitrust della Guardia di Finanza.</span></div>
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><em>Roma, 8 agosto 2018</em></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><em><a href="http://www.agcm.it/dotcmsDOC/allegati-news/PS11043_scorr.sanz._omi.pdf" target="_blank">PS11043_WIND</a> </em></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><em><a href="http://www.agcm.it/dotcmsDOC/allegati-news/PS11044_scorr.sanz._omi.pdf" target="_blank">PS11044_TELECOM</a> </em></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><em><a href="http://www.agcm.it/dotcmsDOC/allegati-news/PS11048_scorr.%20%20sanz._omi.pdf" target="_blank">PS11048_VODAFONE</a> </em></span></div>
A.E.C.I. FELTRE - feltre@euroconsumatori.eu http://www.blogger.com/profile/10066936792813753945noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-88847604500883140.post-35778847333044732112019-01-09T03:24:00.000-08:002019-01-09T03:25:11.184-08:00PS11051 - Integratori alimentari Life120, oltre 500 mila euro di sanzioni per informazioni ingannevoli e pubblicità occulta<div style="text-align: justify;">
L’Autorità ha concluso un procedimento
istruttorio nei confronti dei professionisti che vendono e promuovono
gli integratori alimentari <b>“<i>Life 120</i>”</b> attraverso il sito Internet Life120.it e la trasmissione televisiva “<i>Il cerca salute</i>”, diffusa sul territorio nazionale da numerose emittenti televisive locali.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
In esito all’istruttoria svolta, l’Autorità ha accertato due condotte scorrette: la prima, concernente la <b>divulgazione di informazioni ingannevoli</b>
sulle caratteristiche degli integratori alimentari venduti dalla
società Life 120 Italia S.r.l.s., presentati invece come idonei a
determinare o favorire effetti benefici o curativi anche di gravi
malattie, <b>senza alcun fondamento scientifico</b>. Per tale pratica l’Autorità ha irrogato alla società <b>Life 120 Italia S.r.l.s.,</b> che commercializza tali integratori, una <b>sanzione di 150 mila euro. </b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La seconda pratica commerciale scorretta accertata riguarda le <b>modalità non trasparenti di promozione degli integratori</b> attraverso la trasmissione “<b>Il cerca salute</b>”,
che ha un contenuto apparentemente informativo, ma è in realtà volta ad
occultare le reali finalità promozionali perseguite dai professionisti.
Lo scopo promozionale di tale trasmissione viene dissimulato attraverso
un format nel quale il Signor <b>Adriano Panzironi</b>,
argomenta la possibilità di prevenire e curare una ampia serie di
patologie mediante uno stile di vita ed un regime alimentare che prevede
un significativo uso di integratori alimentari, descritti in un libro,
Vivere 120 anni, di cui il giornalista stesso è autore e promossi in
occasione di tale trasmissione. Per tale pratica l’Autorità ha irrogato
ai professionisti coinvolti, Life 120 Italia S.r.l.s, Welcome Time
Elevator S.r.l., il Sig. Adriano Panzironi e le emittenti locali che
hanno diffuso la trasmissione “Il Cerca Salute<b>”</b>, <b>sanzioni per complessivi 426.000 euro.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Continua così l’azione di contrasto ad una <b>pratica particolarmente insidiosa</b>,
idonea a disorientare il pubblico dei consumatori, aggirandone i
naturali meccanismi di difesa e reazione, impedendo loro di esercitare
il necessario controllo critico delle informazioni diffuse dai
professionisti, indispensabile per decodificare un comportamento
commerciale teso alla promozione di determinati beni e/o servizi, tanto
più grave nel caso di specie in quanto riferito a <b>temi attinenti la salute</b>.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nel corso del procedimento, l’Autorità si è avvalsa dell’ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza.<br />
<br />
FONTE: AGCOM </div>
A.E.C.I. FELTRE - feltre@euroconsumatori.eu http://www.blogger.com/profile/10066936792813753945noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-88847604500883140.post-38942952631873672812019-01-09T03:15:00.000-08:002019-01-09T03:15:46.935-08:00Morosità pregresse: più chiarezza in caso di voltura o subentro di forniture di energia elettrica e gas<div style="text-align: justify;">
L’AGCM con un intervento di moral suasion ha richiesto e ottenuto da
18 operatori del settore energetico che venisse chiarito in quali
ipotesi e a quali condizioni, in caso di voltura o subentro, i
consumatori siano tenuti pagamento dei corrispettivi ancora dovuti
(“morosità pregresse”) dal precedente titolare del contratto di
fornitura di energia elettrica e/o gas.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://i2.wp.com/www.corrierenazionale.it/cn-pro/wp-content/uploads/2018/11/contatore-luce.jpg?resize=600%2C400&ssl=1" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="Risultati immagini per IMMAGINI MOROSITÀ PREGRESSE" border="0" class="irc_mi" height="213" src="https://i2.wp.com/www.corrierenazionale.it/cn-pro/wp-content/uploads/2018/11/contatore-luce.jpg?resize=600%2C400&ssl=1" style="margin-top: 0px;" width="320" /></a>Su invito dell’Autorità, i 18 operatori hanno modificato le
condizioni generali di contratto, le FAQ e la relativa modulistica in
modo da specificare che il consumatore non è tenuto al pagamento delle
eventuali morosità pregresse relative ai punti di fornitura oggetto del
contratto, a meno che non sussistano rapporti giuridici o di fatto tali
da presupporre una continuità con il cliente uscente; nonché in quali
casi e con quali modalità, al contrario, il nuovo cliente sia tenuto a
dimostrare l’estraneità al debito pregresso del precedente intestatario
del punto di prelievo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Tale intervento rende chiaro che non è possibile condizionare l’esito
positivo delle procedure di voltura o subentro al pagamento di debiti
pregressi cui il richiedente sia del tutto estraneo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Gli operatori coinvolti sono ACEA ENERGIA, AGSM ENERGIA, AXPO ITALIA,
EDISON ENERGIA, ENEL ENERGIA, ENGIE ITALIA, ENI GAS E LUCE, ESTRA
ENERGIE, EVIVA, GEKO, GELSIA, GREEN NETWORK, LW ENERGY, MBI GAS E LUCE,
MIWA ENERGIA, OPTIMA ITALIA, REPOWER VENDITA ITALIA e SORGENIA.</div>
A.E.C.I. FELTRE - feltre@euroconsumatori.eu http://www.blogger.com/profile/10066936792813753945noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-88847604500883140.post-5795484636744690982019-01-09T02:32:00.001-08:002019-01-09T02:32:37.532-08:00I811 - Vendita auto tramite finanziamenti: cartello tra i principali operatori sanzionato per oltre 670 milioni di euro<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://www.autotoday.it/wp-content/uploads/2018/07/Vendita-auto-aziendali.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="Risultati immagini per IMMAGINI VENDITA AUTO" border="0" class="irc_mi" height="221" src="https://www.autotoday.it/wp-content/uploads/2018/07/Vendita-auto-aziendali.jpg" style="margin-top: 0px;" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, il 20 dicembre
2018, ha concluso un’istruttoria, avviata nei confronti delle principali
<em>captive banks</em> e dei relativi gruppi automobilistici operanti
in Italia nel settore della vendita di autoveicoli mediante prodotti
finanziari, nonché delle relative associazioni di categoria.
L’istruttoria, avviata a seguito della presentazione di una domanda di
clemenza da parte delle società Daimler AG e Mercedes Benz Financial
Services Italia S.p.A., si è conclusa accertando l’attuazione di
un’intesa unica, complessa e continuata avente ad oggetto lo scambio di
informazioni sensibili relative a quantità e prezzi, anche attuali e
futuri.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">In particolare, l’Autorità ha accertato che le società Banca PSA
Italia S.p.A., Banque PSA Finance S.A., Santander Consumer Bank S.p.A.,
BMW Bank GmbH, BMW AG, Daimler AG, Merceds Benz Financial Services
Italia S.p.A., FCA Bank S.p.A., FCA Italy S.p.A., CA Consumer Finance
S.A., FCE Bank Plc., Ford Motor Company, General Motor Financial Italia
S.p.A., General Motors Company, RCI Banque S.A., Renault S.A., Toyota
Financial Services Plc., Toyota Motor Corporation, Volkswagen Bank GmbH,
Volkswagen AG., nonché le associazioni di categoria Assofin ed Assilea,
hanno posto in essere un’<u><b>intesa restrittiva della concorrenza, tra il
2003 e il 2017</b>, <b>funzionale ad alterare le dinamiche concorrenziali nel
mercato della vendita di automobili dei gruppi di appartenenza
attraverso finanziamenti erogati dalle rispettive <em>captive banks</em></b></u>.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">In considerazione della gravità e della durata dell’infrazione,
l’Autorità ha imposto le seguenti sanzioni pecuniarie, per un totale
complessivo, di <u>circa 678 milioni di euro.</u></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">L’Autorità ha altresì riconosciuto il beneficio dell’immunità totale
dalla sanzione a favore delle società Daimler AG e Mercedes Benz
Financial Services Italia SpA che, in qualità di <em>leniency applicant</em>, hanno così evitato l’imposizione di una sanzione superiore a 60 milioni di euro.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"> Nel corso del procedimento, l’Autorità si è avvalsa della collaborazione del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza</span></div>
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"> <em>Roma, 9 gennaio 2019</em></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><em><a href="http://www.agcm.it/dotcmsdoc/allegati-news/I811_finanziamenti_auto.pdf" target="_blank">AUT. GARANTE - PROVVEDIMENTO</a> </em></span></div>
A.E.C.I. FELTRE - feltre@euroconsumatori.eu http://www.blogger.com/profile/10066936792813753945noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-88847604500883140.post-68618295902453070262019-01-09T02:21:00.001-08:002019-01-09T02:21:45.266-08:00A511-A512-A513 - Liberalizzazione vendita di energia elettrica: sanzionati con complessivi 109 mln euro i gruppi Enel e Acea per condotte abusive ed escludenti dei concorrenti<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://www.qualenergia.it/wp-content/uploads/2018/07/rinnovabili_eolico_fotovoltaico_rete_elettrica_16.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="Risultati immagini per IMMAGINI ENERGIA PROBLEMI" border="0" class="irc_mi" height="209" src="https://www.qualenergia.it/wp-content/uploads/2018/07/rinnovabili_eolico_fotovoltaico_rete_elettrica_16.jpg" style="margin-top: 0px;" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Nella riunione del 20 dicembre 2018 l’Autorità Garante della
Concorrenza e del Mercato ha sanzionato per oltre <b>93 milioni di euro il
gruppo Enel</b> e per oltre <b>16 milioni di euro il gruppo Acea</b> per aver
abusato della propria posizione dominante nei mercati della vendita di
energia elettrica in cui offrono il servizio pubblico di maggior tutela,
servizio destinato a essere eliminato entro il 1° luglio 2020 con la
piena affermazione di un unico mercato nazionale della vendita di
energia elettrica completamente liberalizzato. Nella stessa riunione
l’Autorità ha anche valutato le condotte commerciali del gruppo A2A
negli stessi mercati, non riscontrando tuttavia elementi probatori
sufficienti per accertare l’infrazione anche nei confronti di tale
operatore.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">L’Autorità aveva avviato nel maggio 2017 i tre distinti procedimenti
istruttori nei confronti delle imprese del gruppo Enel, del gruppo A2A e
del gruppo ACEA, a conclusione dei quali è emerso che tanto il gruppo
Enel quanto il gruppo ACEA hanno sfruttato in modo illegittimo
prerogative e <em>asset,</em> derivanti dall’essere fornitori di
maggior tutela, per realizzare una dichiarata politica di
“traghettamento” della clientela già rifornita a condizioni regolate
verso contratti a mercato libero.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">In particolare, l’istruttoria ha accertato che sia <b>Enel</b> - almeno a
partire dal gennaio 2012 e almeno fino al maggio 2017-, sia <b>Acea </b>-almeno
dal 2014 e fino a tutto il 2017- <u><b>hanno raccolto i consensi privacy dei
clienti serviti in maggior tutela ad essere contattati a scopo
commerciale e hanno poi utilizzato tali liste “consensate” per formulare
agli stessi clienti tutelati offerte mirate, volte a far stipulare loro
un contratto sul mercato libero</b></u>. Poiché nessuno dei concorrenti è in
grado di replicare -nelle aree in cui i due gruppi svolgono in esclusiva
il servizio di maggior tutela- la descritta <b>operazione</b>, essa risulta
<b>illegittima </b>e idonea ad amplificare artificialmente il vantaggio
concorrenziale di cui tali gruppi già godono per motivi
storico/regolamentari e legati alle caratteristiche della domanda.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Inoltre, in merito al gruppo Acea, il procedimento ha altresì
evidenziato come, nella definizione delle proprie strategie commerciali,
ACEA Energia si sia avvalsa anche di una serie di informazioni
privilegiate e dettagliate sull’andamento delle quote e sul
posizionamento dei concorrenti nelle aree geografiche in cui il gruppo
svolge il servizio di distribuzione, fornite dalla società di
distribuzione ARETI.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><b>Tali condotte risultano idonee ad alterare le dinamiche competitive
nei confronti dei venditori non integrati, che non posseggono le stesse
prerogative ma che necessitano anch’essi, per competere, di rivolgersi
al bacino della clientela tutelata</b>. Quest’ultima infatti in Italia
rappresenta ancora oltre il 60% della clientela domestica e quasi il 50%
di quella non domestica in bassa tensione (ARERA, Monitoraggio Retail
2017 - 596/2018/I/com).</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Inoltre, dal momento che il legislatore, in vista della abolizione della maggior tutela, ha previsto che vengano adottati “<em>meccanismi che assicurino la concorrenza e la pluralità di fornitori e di offerte nel libero mercato</em>”,
le condotte abusive accertate hanno anche l’effetto di sottrarre
illegittimamente all’azione di tali meccanismi la clientela tutelata che
in esito alle stesse viene acquisita come clientela sul libero mercato.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Nel corso dei procedimenti, l’Autorità si è avvalsa della
collaborazione del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"> </span></div>
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><em>Roma, 8 gennaio 2019</em></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><em><a href="http://www.agcm.it/dotcmsdoc/allegati-news/A511_chiusura_istruttoria.pdf" target="_blank">TESTO PROVVEDIMENTO ENEL</a> </em></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><em><a href="http://www.agcm.it/dotcmsdoc/allegati-news/A512_chiusura_istruttoria.pdf" target="_blank">TESTO PROVVEDIMENTO A2A</a> </em></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><em><a href="http://www.agcm.it/dotcmsdoc/allegati-news/A513_chiusura_istruttoria.pdf" target="_blank">TESTO PROVVEDIMENTO ACEA</a> </em></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
A.E.C.I. FELTRE - feltre@euroconsumatori.eu http://www.blogger.com/profile/10066936792813753945noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-88847604500883140.post-21844758951918736522018-12-07T04:11:00.001-08:002018-12-07T04:11:38.119-08:00DIFENDERE I PROPRI DATI PERSONALI<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="270" src="https://www.youtube.com/embed/6sYCk9zAMjI" width="480"></iframe>A.E.C.I. FELTRE - feltre@euroconsumatori.eu http://www.blogger.com/profile/10066936792813753945noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-88847604500883140.post-56106037987252637882018-12-03T03:28:00.001-08:002018-12-03T03:28:58.808-08:00 MODEM LIBERO: IL TAR CONFERMA LA DELIBERA DELL'AGCOM<div class="text-justify" style="text-align: justify;">
<div style="border: 0px; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 15px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: inherit; margin-bottom: 20px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<a href="https://www.modemlibero.it/wp-content/uploads/2018/02/header_blog29.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="Risultati immagini per modem libero" border="0" class="irc_mi" height="145" src="https://www.modemlibero.it/wp-content/uploads/2018/02/header_blog29.jpg" style="margin-top: 23px;" width="320" /></a><b>ANSA</b>:
Il Tar conferma 'modem libero' e boccia il ricorso di Tim contro la
delibera con la quale, ad agosto scorso, l'Autorità per le garanzie
nelle comunicazioni ha stabilito il diritto degli utenti "di scegliere
liberamente i terminali di accesso ad Internet da postazione fissa",
fissando specifici obblighi sugli operatori "finalizzati a garantire
scelte consapevoli e informate da parte dei consumatori finali".</div>
<div style="border: 0px; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 15px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: inherit; margin-bottom: 20px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
L'ordinanza respinge la richiesta di sospensione cautelare del
provvedimento dell'Agcom, ed è già fissata al prossimo ottobre 2019
l'udienza di discussione del ricorso nel merito.<br />Con la
contestata delibera, l'Agcom aveva confermato il diritto degli utenti di
scegliere liberamente i terminali di accesso ad Internet da postazione
fissa, fissando al contempo specifici obblighi sugli operatori,
finalizzati a garantire scelte consapevoli e informate da parte dei
consumatori finali.</div>
<div style="border: 0px; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 15px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: inherit; margin-bottom: 20px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<div style="border: 0px; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 15px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: inherit; margin-bottom: 20px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
(fonte: www.euroconsumatori.eu) </div>
</div>
A.E.C.I. FELTRE - feltre@euroconsumatori.eu http://www.blogger.com/profile/10066936792813753945noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-88847604500883140.post-89522914358849333862018-11-20T01:20:00.002-08:002018-11-20T01:20:43.757-08:00DEFINIZIONE AGEVOLATA 2018<div style="text-align: center;">
<span style="color: red;"><b>A.E.C.I. FELTRE è a disposizione dei propri tesserati (e non) per aiutarli nella presentazione della documentazione richiesta. Basta chiamare lo 0439 300030 e prendere appuntamento presso gli uffici di Feltre (Belluno) di via Negrelli n.1/b.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://d2aufjyegjg1ll.cloudfront.net/kUqMOj7LaAJPLWUvt-1s6MplU84=/1254x836/smart/app/uploads/2018/10/Pace-fiscale.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="Risultati immagini per pace fiscale immagini" border="0" class="irc_mi" height="213" src="https://d2aufjyegjg1ll.cloudfront.net/kUqMOj7LaAJPLWUvt-1s6MplU84=/1254x836/smart/app/uploads/2018/10/Pace-fiscale.jpg" style="margin-top: 0px;" width="320" /></a>Parte la <strong>Definizione agevolata 2018</strong>, la cosiddetta <strong>“rottamazione-ter”</strong>, per le somme affidate all’Agente della riscossione <strong>dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017</strong>: rate fino a <strong>cinque anni</strong> senza corrispondere sanzioni e interessi di mora. Presenta la tua domanda entro il <strong>30 aprile 2019</strong>!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L’art 3 del <strong>D</strong><strong>ecreto Legge</strong> n. <strong>119/2018 </strong>prevede la <strong>Definizione agevolata dei carichi affidati </strong><strong>all’Agente della riscossione</strong> <strong>dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017 </strong>(cosiddetta “rottamazione-ter”).</div>
<div style="text-align: justify;">
Chi intende aderire pagherà l’importo residuo delle somme dovute <strong>senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora</strong>. Per le multe stradali, invece, non si pagheranno gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge.</div>
<div style="text-align: justify;">
<strong>Non rientrano nel beneficio della Definizione agevolata</strong> alcune tipologie di carichi, esclusi in ragione della loro natura, e in particolare quelli riferiti a:</div>
<ul style="text-align: justify;">
<li>recupero degli aiuti di Stato considerati illegittimi dall'Unione Europea;</li>
<li>crediti derivanti da condanne pronunciate dalla Corte dei conti;</li>
<li>multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna;</li>
<li>sanzioni diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o per
violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti agli
enti previdenziali.</li>
</ul>
<div style="text-align: justify;">
Rispetto alle <strong>precedenti “Definizioni”</strong> introdotte
dal D.L. n. 193/2016 (“prima rottamazione”) e, successivamente, dal D.L.
n. 148/2017 (“rottamazione-bis”), il D.L. n. <strong>119/2018 </strong>prevede importanti novità a favore del contribuente per il <strong>pagamento in forma rateale</strong>, e in particolare:</div>
<ul style="text-align: justify;">
<li>un periodo temporale più ampio per rateizzare le somme dovute: <strong>10 rate ripartite in 5 anni</strong>;</li>
<li>un tasso di interesse ridotto, definito nella misura del <strong>2 % annuo</strong> a partire dal 1° agosto 2019 invece del 4,5% come previsto precedentemente.</li>
</ul>
<div style="text-align: justify;">
Per usufruire della nuova Definizione agevolata (cosiddetta “rottamazione-ter”) è necessario presentare <strong>la dichiarazione di adesione</strong> <strong>entro il 30 aprile 2019</strong>.</div>
<div style="text-align: justify;">
Si può scegliere di pagare in un’unica soluzione o <strong>fino a un massimo di 10 rate</strong> consecutive di pari importo (5 anni), con scadenza il <strong>31 luglio</strong> e il <strong>30 novembre</strong> di ciascun anno. Il termine per pagare la <strong>prima o unica rata</strong> è fissato dal legislatore al <strong>31 luglio 2019</strong>.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="color: red; font-size: xx-small;"><b>(fonte:AdeR)</b></span>A.E.C.I. FELTRE - feltre@euroconsumatori.eu http://www.blogger.com/profile/10066936792813753945noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-88847604500883140.post-2919124316833112822018-11-19T00:21:00.000-08:002018-11-19T00:21:10.810-08:00Gas, luce e acqua: le vecchie bollette non si pagano <div style="text-align: center;">
<blockquote>
<span style="color: grey;"><b><i>Cambia la prescrizione per le fatture: da cinque a tre anni. Le conseguenze per i consumatori.</i></b></span></blockquote>
</div>
<div class="laleg-summary" id="laleg-271354421" style="margin-top: 30px; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Chi
ha visitato, in questi giorni, il sito dell’Arera, l’Autorità garante
per la luce, l’acqua e il gas, avrà notato la pubblicazione di un
importante comunicato: dal 1° gennaio 2019 cambia la<b> prescrizione per le bollette</b>.
Le società che forniscono l’energia elettrica, il servizio idrico e il
gas non potranno più richiedere pagamenti per debiti pregressi se sono
trascorsi più di due anni. E questo non vale solo per i tanto odiati
conguagli ma anche per le fatture relative alle bollette ordinarie. Lo
scopo è quello di limitare il rischio che gli utenti possano essere
messi dinanzi ad esorbitanti richieste di pagamento, magari per consumi
non fatturati ogni mese (cosa tutt’altro che rara).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://luce-gas.it/sites/luce-gas.it/files/images/calendario.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="Risultati immagini per prescrizione bollette enel energia" border="0" class="irc_mi" height="180" src="https://luce-gas.it/sites/luce-gas.it/files/images/calendario.jpg" style="margin-top: 87px;" width="270" /></a>In buona sostanza, la novità è che <b>le vecchie bollette di gas, luce e acqua non si pagano più</b>: il termine di prescrizione passa infatti da cinque a <b>tre anni</b>. Due anni in meno di arretrati da versare qualora ti dovesse arrivare una diffida.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Capire il calcolo della prescrizione è molto semplice. Dobbiamo
rapportarti alle varie ipotesi che potrebbero venirsi a creare. Facciamo
qualche esempio.</div>
<div class="no_bullets" id="toc_container">
<div class="toc_title">
<br /></div>
<div class="toc_title">
</div>
</div>
<h2>
<span id="Bolletta_non_ricevuta_quando_la_prescrizione"><b>Bolletta non ricevuta: quando la prescrizione?</b></span></h2>
<div style="text-align: justify;">
Il pagamento di ogni bolletta può essere preteso solo a partire dal
mese successivo ed entro la data di scadenza indicata nella bolletta
stessa. L’invio della bolletta, se non contestata, non è però in grado
di mettere in mora il consumatore visto che queste sono spedite con
lettera semplice. Se pertanto l’utente non paga, la società fornitrice
dovrà spedirgli all’indirizzo di residenza una raccomandata a.r. con una
diffida. Ebbene, questa raccomandata deve giungergli non oltre tre anni
dal mese successivo a quello di scadenza della fattura, altrimenti cade
in prescrizione.</div>
<h2>
<span id="Conguaglio_fino_a_quanti_anni_prima"><b>Conguaglio: fino a quanti anni prima?</b></span></h2>
<div style="text-align: justify;">
Il secondo caso tipico che si può verificare è quello del conguaglio. Succede spesso che la società fornitrice della<strong> luce</strong>, dell’<strong>acqua</strong> o del<strong> gas</strong>,
dopo aver eseguito la fatturazione tramite letture stimate o basate
sull’autolettura, proceda dopo diversi mesi alla lettura del contatore.
Se da questa verifica dovesse risultare un ulteriore debito a carico
dell’utente viene emessa una ulteriore bolletta a titolo di conguaglio.
Fino ad oggi, però, i gestori hanno effettuato i <strong>conguagli</strong>
con largo ritardo, affidandosi a un termine di prescrizione molto
ampio. Così, chiaramente, il conto poteva raggiungere cifre spesso
improponibili per gli utenti, chiamati a sanare le differenze di
conteggi degli ultimi cinque anni. Ora però tutto ciò non sarà più
possibile: si potrà chiedere il conguaglio solo degli ultimi tre anni.</div>
<h2>
<span id="Se_ricevi_una_diffida_quando_arriva_la_prescrizione"><b>Se ricevi una diffida quando arriva la prescrizione? </b></span></h2>
<div style="text-align: justify;">
Ed ancora <b>le vecchie bollette di gas, luce e acqua non si pagano più </b>neanche
quando, tra una diffida e l’altra, passano più di tre anni. Difatti se è
vero che ogni lettera di sollecito interrompe la prescrizione, affinché
ciò avvenga sono necessarie due condizioni:</div>
<div style="text-align: justify;">
•la lettera deve essere inviata con raccomandata a/r o, per chi ne è
munito, con posta elettronica certificata; il gestore deve infatti avere
la prova dell’invio e del ricevimento;</div>
<div style="text-align: justify;">
•la diffida deve essere spedita non dopo tre anni da quella
precedente o dalla scadenza della fattura. Se dovessero decorrere più di
tre anni si verifica la prescrizione.</div>
<h2>
<span id="Come_far_valere_la_prescrizione"><b> Come far valere la prescrizione?</b></span></h2>
<div style="text-align: justify;">
Dovrà essere la stessa società fornitrice a cancellare, in
automatico, i vecchi debiti caduti in prescrizione. Gli importi oggetto
di prescrizione dovranno essere automaticamente esclusi dai pagamenti
nel caso fosse stata scelta la domiciliazione bancaria o postale o su
carta di credito.</div>
<div style="text-align: justify;">
Se l’utente dovesse trovarsi ad affrontare una richiesta di pagamento
per debiti fuori termine può presentare un ricorso all’ARERA, tramite
la procedura online. Si terrà un tentativo di conciliazione con la
società fornitrice, anche tramite Skype, rivolto a ottenere la
cancellazione del debito. In caso di mancato accordo si può ricorrere al
giudice di pace.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
(www.laleggepertutti.it) </div>
A.E.C.I. FELTRE - feltre@euroconsumatori.eu http://www.blogger.com/profile/10066936792813753945noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-88847604500883140.post-76855403464254459302018-11-18T23:45:00.001-08:002018-11-18T23:45:55.166-08:00MODEM LIBERO: IL TAR CONFERMA LA DELIBERA DELL'AGCOM<div class="text-justify" style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://i1.wp.com/www.larampa.it/wp-content/uploads/2017/12/1397661100_agcom-cover.jpg?fit=960%2C639&resize=350%2C200" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="Risultati immagini per MODEM LIBERO" border="0" class="irc_mi" height="113" src="https://i1.wp.com/www.larampa.it/wp-content/uploads/2017/12/1397661100_agcom-cover.jpg?fit=960%2C639&resize=350%2C200" style="margin-top: 77px;" width="200" /></a></div>
<div style="border: 0px; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 15px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: inherit; margin-bottom: 20px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
ANSA:
Il Tar conferma 'modem libero' e boccia il ricorso di Tim contro la
delibera con la quale, ad agosto scorso, <u><b>l'Autorità per le garanzie
nelle comunicazioni ha stabilito il diritto degli utenti "di scegliere
liberamente i terminali di accesso ad Internet da postazione fissa",
fissando specifici obblighi sugli operatori "finalizzati a garantire
scelte consapevoli e informate da </b></u><u><b>parte dei consumatori finali"</b></u>.</div>
<div style="border: 0px; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 15px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: inherit; margin-bottom: 20px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
L'ordinanza respinge la richiesta di sospensione cautelare del
provvedimento dell'Agcom, ed è già fissata al prossimo ottobre 2019
l'udienza di discussione del ricorso nel merito.<br />Con la
contestata delibera, l'Agcom aveva confermato il diritto degli utenti di
scegliere liberamente i terminali di accesso ad Internet da postazione
fissa, fissando al contempo specifici obblighi sugli operatori,
finalizzati a garantire scelte consapevoli e informate da parte dei
consumatori finali.</div>
</div>
A.E.C.I. FELTRE - feltre@euroconsumatori.eu http://www.blogger.com/profile/10066936792813753945noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-88847604500883140.post-1561333249009686672018-11-14T02:10:00.002-08:002018-11-14T02:10:38.881-08:00MASSIMA ATTENZIONE PERSONE SOSPETTE !!!<div style="text-align: justify;">
<a href="about:invalid#zClosurez" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="Risultati immagini per segnale attenzione" border="0" class="irc_mut" height="280" src="data:image/png;base64,iVBORw0KGgoAAAANSUhEUgAAAPAAAADSCAMAAABD772dAAAAwFBMVEX////qAAAAAAD83d3sAADvAAD//Pz/9vb5+fn9wcHrJib/8fH7qqpZWVnf39/weHj4xMT/7u7+19fp6enyiIjPz8/sNzeZmZmRkZFCQkL2ZGT2r6/wcXH+4+P60tL3ubnzkZH3V1fExMQqKirzKCivr691dXXtTU3qEhL8oKDyMjL0n5/85ua6uroSEhL0TU1lZWX4b2/0RkZOTk43NzckJCTxHh74X1+jo6P5g4P6kpImJibxg4OGhob9qan3cXGw6lchAAAJj0lEQVR4nOWda0PTShCG2VIuCiJYERDBtoICioIXFJXj//9Xx7YhJNmZN7O37G58PtpN3WlLsvNkZrO0FIHt2wulLm63Y/zfETg+UQUnx7Hn0gXnQ1UyPI89m/BsqhqbsecTmqNhPeDhUewZBeaTavAp9ozC8qgZr1KPYs8pKGd6wGex5xSSsR6vUuPYswrHzgoV8MpO7HkF45qKV6nr2PMKxbMhHfDwWeyZBeIFHa9SL2LPLAyHXLxKHcaeWwhWyTNWcd5ajT27ADzn41XqeezZ+ecDc8YqzlsfYs/PO99RvEp9jz0/32zDL/jvV9w3/XGC41XqJPYM/fJfW7xK/Rd7jj5ZA5eke1bWYs/SI7ft8Sp1G3uW/mh6HZoe2R7N69D0xvYQXoemL7bnRhrwTeyZ+uFcGq9SvfDyG6Iz1oLhRuzZeuCPPF6l/sSerTuc12G+4vxtD+t1aLK3PcDr0GRue5DXocnc9vw0jVepn7Hn7AL2OjRZ254Wr0OTse0BXuf9e/4rztf2XLBBnZF3TgsuYs/blk02JPV6aek1/2qmhR/A63yevf6ZfTlT2wO8zvLs9WX+9SxtzzJ/xnq6GPGUHTBcjjt3K4DXKX6xa/yIDG0P8Drv78fwl6YMbQ/vdSplO/ylKTvbA7xOZV2xzY/KzPZs8Jek2sqRX3uu5GV7mHqdGbXc4AM/LivbA7zO7/rI3+zArGwPv4hSjfx+lR/5Oc7cbQDLZM3gAAf0OsbcreDPWEQixKdUK93P3A7gdYgmh2N+dCa2B3idl9T4l+zwTGwPH4Ai62Z3+PHkB5Qa4Cc6po8gq6gX5NDnw5+EFHcIf0QGtgd7HZqcbQ/wOiDH5XPn5G1Pm9ehydf2gHqdV+i4V+xhidf2TPivCqZ7G/xxk67mboPE69Bkant4r9OqbBwOjYfM69DkaHuA13nXfvQ79uBkbQ9/qlWCU+0RfzQ8wcdD7nVosrM9cq8zuty/u9u/HNX/NTfbI+7Dmh4MCg6mdu+QBKvCG9yjMtx5yLVvGdxAT6+2R+h1dgcNdisv5mR7dmReZ6sZ72CwVXkZ2J7UmoyFXuejHvDHysv52J5j/gseV4bt6fEOBnuVAbztGaZle4DXqZ5uqHgHg8oAcGlKyvYIvc6UDrh6ccrD9oAS0lo58B0d8F11DF9unFDZqdTrPKEDflIdk4PtEXsdOt7aH3EWtmfCfyl15ygKGNT2JGJ7QOre8DqigJHtSaPslG8Nbm6zIwsY1PYk0WRs4HWEAadte8CtBs3rCANGtif+jQjQh6Xd3f1Fx/urOS7l2p72EtIKB3TAB9rAhMtOgdfRf32ShccccGmKbHvMlr5v6YDf6iNtbrp2Aj+vx8RoecBLj/l3Dh0TwqxeR5Q8FKRpe4Rep4TM/+sGoCRJ2wO8DllwdEoHfEqNBZemaLYH/Ozo7aIu6YAvycFgO6pYtge0BtO5+pQOeEoOBrYnUpOx+aVDk9ILdunRqdke4HW4xQFhpWdsMcNBJ1cM22NRr7NOB7zODE/L9gCvwy7wDQMGiUkE2zPhP372hr1pwCnV9tgl6W+oeN/w412KRjwj6sPSIPNDPTt8IJlOLsuP/gsV8BdwQCq2x8TrVLmiAr5CRyRie2zrdch0iUqWStKo7THyOlVab5fqJGF75PU6DX5QAf+Ah6RQ22O/yCXzQzI7fCAB22O/IcWUCphOlh6Am2N0gaHXqUJmD1zucE9s2wO8TuumMlYBgybjTmyPtDWYYkQFPGo7CtieDh4gAOp12rcBJ7MHNnco4W1PB7U9wnodBirg9qNi1vY4XiTsAo5oe6T1OhxEfgiywwei1fYAryMq4iZup+m30gie8f9vUNsDWoNl50vi7hJ1Z0mHvzYEbTKe8B+0LFkj0iWYLJXEqe0B6fhY9g77esD7siNBk3E428PX60iFC5Eu4WTpAV4qBavtAVv5S9vlpnrAbbnDPaDNL9ADBOxag+s4BNx9k7FbH9YC4u4Sc2dJp2vbY+11qrT0PGA6tj1G9TocRPbQnjvc021tj31rcA09YIODO20y5r0OVa/D4hQwqO3xbnt8Xfe17EGUO9zjvvKRQj+icY5ZiYl2swXdaNHhy2g8Py7SxevU0NIlUbJU0pXtAa3Bho9309IlWbJUAmyPzyZj43odFm0xLV1KF3RT2+OxsVcr1aKLtDqZC4+j16miLbXkC60CYHtM34qDb86XeZ0q2lJLvtAqALZHtNVAO8DrWBTkf63H+9X8HUBtjx/bA7byt7j2NZyH0HdUAU3GXh4g4Hl100gQxclhhcC2Bzyi0er96gFbvQU/Iw+2x4PXqVP7TVv8opfC2h7beh2e2nna+By9IGBtD28Z0JZvkMpfsc1f8AxQdiq3L/Q7+/A6TUZFudZV651hlmC2p30rfyvWt/5i+XOeE+oBAp68TgAC2R7+XY28TgiCdHIlVL2rEaLs1KVeJzwBanu8eZ0g+Lc9/rxOGLzbHn9eJwy+bU/6G7b5naFrvQ5id//q4OBq33ZhWeK1tidcr+OPchexj4bKsolxtycAXJLcjPfWt2q29M3Y4dUAtT2mlybgdZw2Tp02JZ64AIACdHIZrhTAIxrHLjN0qQCgAFvKma0F5fvrGGFZTQvwtG9PqD4DcpsHw7tLdfyUnbY9otEWsj5cUCGO8PK4SLut/Nsx2eVBio8m4yBeZ4Z4Lx4TPNieQF5Hvr2UEe62J5jXYfqlHc/T7raHr+J09DrMOcvxrIVsj6jmNZzXCfQNO9oe6SMabQjyN7zk+LhIky3fTCH7pVs6piW4bCkX1OsY7cVjgoPt8VJCykLsp13fUdsS+7LTwF6H/Irdv2D7eQOv46fnzbZvqRXwuEhkexxag4W4FZfy2DUZO/dhtbPeqC794ngNLrHq5PJbr8NQS5mcEqUaNrU9HVUjr+8VHu/bnq+vd4ZFbY/FIxotGU1PT6eOK2gNfvbMCTeB/SOcMLU9Pvqw4mLYyRXK63SHme2xfURjShg9QGDCfzzxd+0WYtJknG69jgkGtsdTH1ZsxJ1cwOtsHi1nwxG4tNZszwZ/xuoNw6rtAV6nP1RsD/A6PaJie4DX6ROl7QGL0H5RpASr/8QPesZwYXuA1+kbc9sD6nV6x7y2B2zl3z9ewiyph/zNmoAK6iNj0ALUS96BNKmXnAHX109AgUMvufm3rkqz6xK40dhHDpGO7iEzQQ3sTv+Ye55J7Fl0RyFrJ7Hn0RWlnD7/J/6OVyrecu3wuufX45vrw8UNlP8Bf2+1xW3KZuAAAAAASUVORK5CYII=" style="margin-top: 0px;" width="320" /></a><b><span style="color: #cc0000;">Condividiamo volentieri questo post (che già circola nelle rete facebook) anche a fronte delle diverse segnalazioni avvenute in questi giorni in associazione !!! </span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
In questi giorni ci sono delle persone che stanno visitando le abitazioni o aziende del feltrino e bellunese per raccogl<span class="text_exposed_show">iere i <u><b>dati riscontrati da maltempo dei giorni scorsi</b></u><br /> </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="text_exposed_show">DIFFIDATE perché non sono autorizzati a farlo e <b>NON compilate o firmate alcun modulo</b>.!!!!</span></div>
<div class="text_exposed_show" style="text-align: justify;">
Oltre a questi si aggiungono tutti i personaggi delle varie compagnie
Enel, Telecom ecc.. ovviamente persone non autorizzate e che non fanno
minimamente parte di queste aziende! <u><b>Quindi NON APRITE! </b></u><br />
<br />
Stessa cosa per chi vi chiede delle informazioni suonando alla porta... lo fanno per poi riuscire ad entrare in casa!</div>
A.E.C.I. FELTRE - feltre@euroconsumatori.eu http://www.blogger.com/profile/10066936792813753945noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-88847604500883140.post-83507297290344265242018-11-08T00:51:00.001-08:002018-11-08T05:07:24.848-08:00IPTV: PRIME MULTE E SANZIONI DI CONSUMATORI SEGNALATE ALLA NOSTRA ASSOCIAZIONE DI CONSUMATORI<div style="text-align: justify;">
L'IPTV, acronimo di Internet Protocol Television, è un sistema che
permette la fruizione di canali TV attraverso la connessione internet.
L'apparecchio consente la visione sia di canali convenzionali (Rai 1,
Rai 2, Canale 5 e via dicendo) sia i canali web tv di nuova concezione
ma anche, e soprattutto, i canali satellitari. Quindi, attraverso un
apparecchio IPTV posso avere la possibilità di vedere (senza parabola o
antenna digitale) Sky, Rai Uno e Netflix (per fare degli esempi).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.pietropaganini.it/web/wp-content/uploads/2016/05/digitale.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="Risultati immagini per immagini digitale" border="0" class="irc_mi" src="http://www.pietropaganini.it/web/wp-content/uploads/2016/05/digitale.jpg" height="202" style="margin-top: 34px;" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Il
funzionamento è abbastanza semplice. Esistono delle piattaforme che si
alimentano dei canali digitali, satellitari o web e che redistribuiscono
ai propri contatti. Fin qui nulla di strano o di illecito, ovviamente,
se queste piattaforme non trasmettono contenuti a di tv (digitali,
satellitari o web) a pagamento.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Esistono infatti piattaforme che
per una spesa ridotta (intorno alle 10/15 euro mese) promettono la
visione di canali a pagamento. Con un solo abbonamento riesco a fruire
dei canali Sky, Netflix e Premium ad un costo ridotto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>COSA RISCHIA L'UTENTE?</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Partiamo
dal concetto che <b>il sistema è illecito</b> e secondo la nostra Associazione
di Consumatori è giusto punire sia chi diffonde mezzi similari sia
l'utente finale.</div>
<div style="text-align: justify;">
Va detto però che <b>la visione di streaming
illegale non è soggetta a sanzione</b>, mentre <b>la detenzione di un film
illegale ad uso personale è soggetto a sanzione amministrativa di 154€,
più la confisca del materiale</b>.</div>
<div style="text-align: justify;">
In situazioni più rare invece,
l’utente può incorrere in sanzioni penali con reclusione per un massimo
di 3 anni e il pagamento di 25.000€ di multa.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-weight: 700;">COSA FARE</span></div>
<div style="text-align: justify;">
Trattandosi
di un sistema illecito la nostra Associazione di Consumatori consiglia <b>
l'immediata disattivazione del decoder anche per coloro i quali non sono
ancora stati raggiunti da controlli e che hanno ricevuto sanzioni</b>. La
nostra associazione di consumatori è ovviamente pronta a tutelare gli
utenti consumatori al fine di annullare le sanzioni. Per attivare
l'assistenza è necessario mettersi in contatto con la nostra sede:</div>
<div style="text-align: justify;">
<i><b>A.E.C.I. FELTRE | ASS. EUROPEA CONSUMATORI INDIPEDENTI</b></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><b>Tel 0439 300030 - mobile 347 74 21 260</b></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><b>feltre@euroconsumatori.eu</b></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><b>fonte: www.euroconsumatori.eu </b></i></div>
A.E.C.I. FELTRE - feltre@euroconsumatori.eu http://www.blogger.com/profile/10066936792813753945noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-88847604500883140.post-572017608780838632018-10-26T07:41:00.002-07:002018-10-26T07:41:58.574-07:00PRESCRIZIONE DELLE FATTURE<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><b><i>Quando è possibile evitare di pagare fatture scadute perchè andate in prescrizione.</i></b></span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span>La
prescrizione è un modo generale di estinzione dei diritti, causato dal
trascorrere del tempo e dall'inerzia del titolare; è disciplinato dall’articolo
2934 del codice civile. </span>Il termine di
prescrizione ordinario è di dieci
anni. E’ poi prevista tutta una serie di
casi in cui il tempo è abbreviato dai cinque, ai due o ad un anno.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">1. In
particolare, per quel che riguarda la materia di tassa automobilistica l'art. 5 del D.l. 953/82, così come
modificato dall’art. 3 del D.l. 2/86 convertito nella legge 60/86 dispone che “l’azione
dell’Amministrazione finanziaria per il recupero delle tasse dovute dal 1°
gennaio 1983 per effetto dell’iscrizione di veicoli o autoscafi nei pubblici
registri e delle relative penalità si prescrive con il decorso del terzo anno
successivo a quello in cui doveva essere effettuato il pagamento”. Lo
stesso articolo successivamente recita: “Nello stesso termine si
prescrive il diritto del contribuente al rimborso delle tasse indebitamente
corrisposte”.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">1. Per
quanto riguarda Il bollo auto,
quindi, esso va in prescrizione e non deve essere più pagato dopo
tre anni, che partono dal 1°
gennaio dell’anno successivo a quello previsto per il pagamento.
Questa regola generale vale anche nel caso in cui il contribuente non impugni la relativa cartella esattoriale:
il termine di prescrizione breve non
si trasforma in decennale.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Questo
è quanto confermato dalla sesta sezione civile della Corte di Cassazione, che
con la recente ordinanza n. 20425/2017 ha respinto il ricorso di Equitalia e si
è espresso a favore di una contribuente.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">2. Per
quanto concerne le fatture delle utenze domestiche il termine di prescrizione
relativo era fissato in cinque anni, soggiacendo quindi alla prescrizione breve
ordinaria. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">I
cinque anni scattavano dal momento in cui partiva il consumo, il più delle
volte la società erogatrice pretendeva il pagamento di conguagli, anche
riconducibili a 3 o 4 anni dopo. Con la
Legge di Bilancio n. 205 del 27 dicembre 2018, i nuovi termini prescrizionali
delle bollette, si accorciano a soli 2 anni. Essi riguardano non soltanto i
conguagli, ma anche le fatture ritardate per qualsiasi ragione. Questo nuovo
regime vige pure per fatture inoltrate a causa della mancata lettura dei
contatori. Scatta altresì un obbligo per la società venditrice, la quale dovrà
informare in fattura del nuovo termine di prescrizione, almeno 10 giorni prima
della data fissata per il pagamento. Queste nuove previsioni sono quelle
risultanti Delibera del 22 febbraio 2018, 97/2018/R/com, cioè quella che
dispone l'attuazione della Legge di Bilancio 2018..</span>
<span style="font-size: small;"><br /></span>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><b>BOLLETTE ENERGIA, GAS, ACQUA</b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">La
novità della prescrizione di 2 anni riguarda, al momento, solo le bollette dell'energia elettrica.
Il nuovo regime riguarderà anche le ulteriori utenze. Infatti per quando
riguarda la prescrizione bollette gas il termine di 2 anni è previsto per il
2019. Allo stesso modo, anche le fatture dell'acqua verranno accorpate nel
regime dei 24 mesi con decorrenza gennaio 2020. Si evidenzia, altresì, che il
termine biennale introdotto dalla Legge di Bilancio 2018, parte dal momento in
cui le società venditrici sono obbligate all'emissione della fattura, così come
voluto dalle nuove norme.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><br />
All'introduzione della prescrizione di 24 mesi per le fatture che riguardano
l'energia elettrica si aggiungono anche novità, così come chiarito
dall'Autorità per l’energia. Il cliente finale, infatti, si vedrà recapitare
una bolletta più chiara e facilmente decifrabile. Il venditore dovrà indicare
non solo il nuovo termine di prescrizione di 24 mesi entro, e non oltre, 10
giorni dalla data del pagamento, ma anche tutta una serie di elementi che
possano agevolare la comprensione del conteggio. La bolletta, ad esempio, dovrà
evidenziare gli importi che sono già prescritti, in quanto riferibili a più di
2 anni addietro, anche per fatto e colpa del venditore. Tali importi non più
dovuti per una mancata lettura, richiesta o per altre ragioni, saranno ritenuti
prescritti dalla stessa società erogatrice, proprio al fine di giungere alla
prescrizione automatica.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><i><b>Prescrizione
cartella esattoriale: il tempo dipende dal debito</b></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><i><b><br /></b></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><b>IRPEF</b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">L’imposta
sui redditi delle persone fisiche, quella cioè che viene determinata sulla base
dei modelli 730 o Redditi, si prescrive in 10 anni.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><b>IVA, IRAP,
IMPOSTA DI REGISTRO</b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">10
anni di inattività dell’ente di riscossione. Vuol dire che per andare in
prescrizione il debitore non deve aver ricevuto neanche una lettera che intima
il pagamento del dovuto, altrimenti il periodo di riferimento riparte da zero.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><b>INPS</b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">5
anni. Se il debitore propone ricorso e perde, la prescrizione passa a 10 anni.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><b>MULTE</b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><b><br /></b>Le
multe stradali si prescrivono in 5 anni e se il debitore propone ricorso e
perde, la prescrizione passa a 10 anni.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">https://www.youtube.com/watch?v=SkKQo6WoRLc </span></div>
A.E.C.I. FELTRE - feltre@euroconsumatori.eu http://www.blogger.com/profile/10066936792813753945noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-88847604500883140.post-43615384998507791952018-10-15T06:08:00.000-07:002018-10-15T06:08:15.163-07:00Bollo auto, multe e spazzatura: la pace fiscale cancella i debiti <div style="text-align: justify;">
In attesa di stabilire le modalità di attuazione della nuova
rottamazione sulle cartelle di pagamento di importo elevato, il Governo
sembra voler chiudere almeno il capitolo della pace fiscale sulle <b>micro cartelle</b>. </div>
<div style="text-align: justify;">
E così fa sapere che saranno “condonati” i <span style="color: #cc0000;"><span style="font-size: large;"><b>debiti per multe</b>, <b>bollo</b> <b>auto</b> <span style="color: black;"><span style="font-size: small;">e</span></span> <b>imposte locali</b> <span style="color: black;"><span style="font-size: small;">fino a</span></span><b> mille euro</b></span></span>. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://www.money.it/local/cache-gd2/90/bbe0bf54e19f20365489aa8e9ef14b.png?1539115415" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="Risultati immagini per immagini rottamazione tasse" border="0" class="irc_mi" height="161" src="https://www.money.it/local/cache-gd2/90/bbe0bf54e19f20365489aa8e9ef14b.png?1539115415" style="margin-top: 29px;" width="320" /></a>Si tratta di tutti i debiti iscritti a ruolo tra il 2000 e il 2010 (ma
l’Esecutivo sta tentando di ampliare il raggio d’azione anche alle <b>cartelle successive al 2010</b>).
Per capire se rientri nel perimetro del nuovo beneficio devi
innanzitutto <b>recuperare la cartella esattoriale che conservi nel
cassetto</b>, a prescindere se spedita da Equitalia, Agenzia Entrate
Riscossione o dall’esattore locale. </div>
<div style="text-align: justify;">
Trova, all’interno, la pagina con
l’elenco delle causali e degli importi dovuti. Lì c’è un campo che
indica la data di iscrizione a ruolo. Se l’anno rientra tra il 2000 e il
2010 la cartella si dovrà ritenere annullata in automatico. Significa –
stando alle indiscrezioni che cita Il Sole 24 Ore nel quotidiano in
edicola – che non dovrai presentare una domanda come per la
rottamazione, né dovrai pagare un importo minimo per ottenere lo
sgravio: sarà già l’agente della riscossione a cancellare il debito. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ma
<b><u>lo farà solo nel momento in cui la legge di bilancio sarà approvata
ossia entro la fine del 2018</u></b>. E al momento nulla è scontato: il fuoco
incrociato tra la Commissione Europea, il Fondo Monetario e la Bce
lascia intendere che la battaglia sarà dura. Il Governo non intende
cedere su nessuno dei punti del programma elettorale e potrebbe essere
proprio questa rigidità a condizionarne la sopravvivenza.<span class="Apple-converted-space"> </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<blockquote class="highlight">
</blockquote>
</div>
<div style="text-align: justify;">
Resta che le bozze del decreto fiscale, collegato alla Legge di Bilancio e finora circolate, prevedevano uno <b>stralcio totale per le micro cartelle notificate dall’agente della riscossione dal 2000 al 2010</b>. Le cartelle non sono solo quelle relative ai debiti tributari ma anche per <b>multe stradali</b> e tributi locali, come il <b>bollo auto</b>, la <b>Tari </b>(l’imposta sulla spazzatura), la Tasi e l’Imu. Si tratterà di <b>una cancellazione automatica</b>
che gli agenti della riscossione dovrebbero effettuare entro la fine
dell’anno in corso e quindi senza alcun adempimento per il cittadino
“multato” o il contribuente debitore. Già ora però potrebbero essere
interessate dallo stralcio non meno di tre milioni di cartelle relative a
violazioni del Codice della strada, considerando la stima del 25% di
ruoli complessivamente stralciati con la misura secondo fonti di
Governo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<blockquote class="highlight">
</blockquote>
</div>
<div style="text-align: justify;">
Restano escluse le cartelle relative a risorse proprie comunitarie,
tra cui Iva e dazi. Nessun rimborso però per le somme già versate dai
debitori. Mentre gli importi saldati tra la data di entrata in vigore
del decreto fiscale e la fine dell’anno saranno computati nell’ambito
della rottamazione delle cartelle o di altre posizioni debitorie, ove
esistenti, viceversa saranno rimborsate.</div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Per la verifica della soglia dovranno essere computati non
soltanto gli importi iscritti a ruolo (tasse, contributi, multe
stradali), ma anche gli interessi per ritardata iscrizione e le
sanzioni. Essenziale tuttavia che le partite debitorie siano state poste
in riscossione tra il 1° gennaio 2001 e il 31 dicembre 2010.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Agenzia delle Entrate-Riscossione dovrà quindi trasmettere ai singoli
enti creditori l’elenco delle partite oggetto di discarico, attraverso
appositi flussi telematici da effettuare secondo le regole del decreto
Mef 15 giugno 2015.<span class="Apple-converted-space"> </span></div>
<div style="text-align: justify;">
Secondo i tecnici dell’esecutivo la cancellazione dei mini-ruoli comporterà un minor gettito di 524 milioni di euro.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La <u>rottamazione ter procederà invece su altri binari</u> e dovrebbe
ricalcare le misure già adottate da Renzi con uno sconto maggiore e più
tempo per pagare (si parla di un debito da spalmare in cinque anni). C’è
poi la chiusura delle liti in corso, ossia che ancora pendono in
tribunale, misura che risparmierebbe al fisco e al cittadino i costi del
contenzioso. Infine si pensa a un <b>ravvedimento operoso straordinario</b>
con cui sarà possibile definire gli anni d’imposta dal 2013 al 2017
senza il versamento di sanzioni e interessi, ma corrispondendo tutta
l’imposta. Con tutta probabilità, vista l’alta aleatorietà delle
adesione il gettito imputabile sarà simbolico di 1 euro.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
(fonte: la leggepertutti.it) </div>
A.E.C.I. FELTRE - feltre@euroconsumatori.eu http://www.blogger.com/profile/10066936792813753945noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-88847604500883140.post-89896593754878991792018-10-12T04:12:00.002-07:002018-10-12T04:12:48.236-07:00BANCA POPOLARE DI BARI: CONSOB ACCERTA IRREGOLARITA'. A.E.C.I. PRONTA A INTERVENIRE<h1 style="color: black; font-family: Montserrat, sans-serif; font-size: 22px; text-align: justify;">
LA CONSOB HA SANZIONATO I VERTICI DELLA BANCA CON QUASI 2 MILIONI DI EURO.</h1>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: black; font-family: georgia, serif;"><span style="font-size: 16px;">Contestate, alla Banca e ai quadri dirigenziali </span></span><span style="font-family: georgia, serif;"><span style="font-size: 16px;">gli
aumenti di capitale del 2014 e del 2015 e le carenze nella profilatura
della clientela per la vendita di prodotti finanziari". Il punto della
nostra associazione di consumatori. </span></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="font-family: Montserrat, sans-serif; font-size: medium; text-align: justify;">
<a href="https://www.euroconsumatori.eu/assets/admin/imgs/cGyuNQpzn7-CONSOB.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="Associazione Consumatori" border="0" class="img-responsive article-image" height="240" src="https://www.euroconsumatori.eu/assets/admin/imgs/cGyuNQpzn7-CONSOB.jpg" width="320" /></a><span style="font-size: 16px;"><span style="font-family: georgia, serif;">Dai conti, Banca Popolare di Bari non mostra segni di crisi, ma il tutto sembra <strong>a spese dei 70mila soci</strong>, azionisti che hanno visto, ridotto al lumicino il valore delle loro partecipazioni.<br />Il
bilancio del gruppo nel 2017 ha segnato un utile di 1,05 milioni (erano
5,25 nel 2016) dopo rettifiche di avviamenti per 18,5 milioni. Gli
indici patrimoniali sono migliorati – il Cet1 dal 9,2 al 10,2 per cento e
il Tier1 dal 12 al 12,7 per cento, ma ai risparmiatori negli anni la
banca ha piazzato 160,36 milioni di azioni non quotate e illiquide.
Titoli che valevano sino a 9,53 euro ma che oggi sono scambiati sul
circuito telematico Hi-Mtf a 2,38 euro.</span></span></div>
<div style="font-family: Montserrat, sans-serif; font-size: medium; text-align: justify;">
<span style="font-size: 16px;"><span style="font-family: georgia, serif;">Prima
dell’ingresso sul circuito telematico, in seguito alla Raccomandazione
della consob sulla distribuzione degli strumenti finanziari del 18
ottobre 2016, le azioni erano valutate, come quelle delle altre Popolari
non quotate, attraverso procedure di esperti indipendenti richieste dal
consiglio di amministrazione e poi approvate dai soci in assemblea a
multipli elevatissimi.</span></span></div>
<div style="font-family: Montserrat, sans-serif; font-size: medium; text-align: justify;">
<span style="font-size: 16px;"><span style="font-family: georgia, serif;">Banca
d’Italia nel 2009 autorizzò la Popolare ad acquistare Cassa di Orvieto e
nel 2014 diede via libera all’acquisizione della Casse di Teramo
(Tercas) e di Pescara (Caripe), in grosse difficoltà. L’acquisizione di
Tercas e di Caripe fu finanziata dalla Popolare di Bari con un aumento
di capitale da 500 milioni, approvato da via banca d’Italia e da Consob,
finanziato metà in azioni (a 8,95 euro l’una) e metà in obbligazioni
subordinate.</span></span></div>
<div style="font-family: Montserrat, sans-serif; font-size: medium; text-align: justify;">
<span style="font-size: 16px;"><span style="font-family: georgia, serif;">Proprio
in occasione di questo aumento di capitale è iniziato l’ultimo assalto
della banca ai risparmi dei soci e clienti, piazzando azioni per
importi che spesso hanno assorbito tutta la liquidità di molte famiglie.<br />Dopo
anni di denunce e lamentele degli azionisti per l’impossibilità di
vendere le proprie azioni e segnalazioni di e associazioni di
consumatori, la Consob con le delibere 20583 e 20584 nei giorni scorsi
ha sanzionato i vertici della Popolare e la banca stessa per 2,6
milioni.</span></span></div>
<div style="font-family: Montserrat, sans-serif; font-size: medium; text-align: justify;">
<span style="font-size: 16px;"><span style="font-family: georgia, serif;">Nel <a href="http://www.consob.it/web/area-pubblica/bollettino/documenti/hide/afflittivi/pec/int/2018/d20583.htm?hkeywords=BANCA+POPOLARE+DI+BARI&docid=7&page=0&hits=1000&nav=true" style="color: inherit;">provvedimento 20383</a> pubblicato
sul sito della consob si accertano i comportamenti illegittimi della
banca riguardo alla vendita delle azioni ai clienti </span></span></div>
<ul style="font-family: Montserrat, sans-serif; font-size: medium; text-align: justify;">
<li><span style="font-size: 16px;"><span style="font-family: georgia, serif;">violazione
n. 1, in relazione alle carenze procedurali e alle irregolarità
comportamentali che hanno riguardato le procedure per la valutazione
dell'adeguatezza e dell'appropriatezza, con specifico riferimento alle
modalità di profilatura della clientela e dei prodotti, alle modalità di
raffronto fra il profilo del cliente e quello dei prodotti, nonché alla
mancata valorizzazione, nell'ambito del giudizio di adeguatezza, di
eventuali finanziamenti concessi dalla Banca stessa e finalizzati
all'effettuazione di un'operazione di investimento (fattispecie, questa,
che ha assunto concreto rilievo con riguardo all'operatività su azioni
di propria emissione);</span></span></li>
<li><span style="font-size: 16px;"><span style="font-family: georgia, serif;">violazione
n. 2, in relazione alle modalità di gestione degli ordini aventi ad
oggetto azioni proprie sul mercato secondario, posto che le procedure
adottate dalla Banca non consentono un'adeguata tracciabilità degli
ordini impartiti dalla clientela al di fuori del canale filiale; dette
carenze sono state all'origine di errori operativi che hanno portato a
non inserire ordini inviati per corrispondenza cartacea ed elettronica
ovvero consegnati a mani presso gli uffici della Direzione Generale;</span></span></li>
<li><span style="font-size: 16px;"><span style="font-family: georgia, serif;">violazione
n. 3, in relazione all'assenza di procedure per la formazione del
prezzo delle azioni della Banca (cd. “procedure per il <em>pricing</em>dell'azione”);
tale carenza si è riverberata sulla diligenza e correttezza del
servizio di negoziazione avente ad oggetto azioni proprie prestato dalla
Banca medesima, posto che anche le transazioni sul secondario
avvenivano al prezzo deliberato dall'Assemblea;</span></span></li>
</ul>
<div style="font-family: Montserrat, sans-serif; font-size: medium; text-align: justify;">
<span style="font-size: 16px;"><span style="font-family: georgia, serif;">Nel <a href="http://www.consob.it/web/area-pubblica/bollettino/documenti/hide/afflittivi/pec/int/2018/d20584.htm?hkeywords=BANCA+POPOLARE+DI+BARI&docid=8&page=0&hits=1000&nav=true" style="color: inherit;">provvedimento 20384</a> si accertano le violazioni nella redazione dei prospetti informativi:</span></span></div>
<ul style="font-family: Montserrat, sans-serif; font-size: medium; text-align: justify;">
<li><span style="font-size: 16px;"><span style="font-family: georgia, serif;">per
avere la omesso di riportare nel Prospetto 2014 e nel Prospetto 2015
informazioni complete in merito alla determinazione del prezzo di
offerta delle azioni BPB, avuto riguardo alle valutazioni formulate dal
consulente incaricato di assistere la nella stima del valore delle
azioni, così determinando l'impossibilità per gli investitori di
acquisire notizie utili al conseguimento di un fondato giudizio sulle
azioni offerte;</span></span></li>
</ul>
<div style="font-family: Montserrat, sans-serif; font-size: medium; text-align: justify;">
<span style="font-size: 16px;"><span style="font-family: georgia, serif;">Nell’indagine è emerso che <strong>la banca ha violato la normativa riguardo il collocamento della azioni ai risparmiatori</strong>,
non avrebbe comunicato nei prospetti informativi le modalità di
determinazione del prezzo dell’azione, omettendo di informare sulle
valutazioni a ribasso del prezzo, avrebbe forzato i profili di rischio
dei clienti per vendere azioni, bond subordinati e prestiti “baciati” .</span></span></div>
<div style="font-family: Montserrat, sans-serif; font-size: medium; text-align: justify;">
<span style="font-size: 16px;"><span style="font-family: georgia, serif;">Molti esposti avevano segnalato, inoltre, nel 2016, il <strong>tardivo inserimento degli ordini di vendita delle azioni</strong>, e la mancanza di presidi che assicurino la certezza della data di ricezione della disposizione di vendita.<br />In
modo particolare viene indicato il caso di una società di costruzioni,
che è riuscita a ottenere l’inserimento ex post di un ordine del valore
di 4,1 milioni per consentire ?di ridurre un finanziamento concessole
dalla stessa Popolare di Bari per 5,15 milioni di euro.<br />Moltissimi i casi in di clienti con presentava un <strong>portafoglio inadeguato rispetto al proprio profilo</strong>.<br />Insomma
una serie di irregolarità sia nella vendita delle azioni che nelle
procedure di inserimento degli ordini di ordini di vendita come
segnalato da centinaia di esposti.</span></span></div>
<div style="font-family: Montserrat, sans-serif; font-size: medium; text-align: justify;">
<span style="font-size: 16px;"><span style="font-family: georgia, serif;">Mentre
indaga anche la Procura per accertare violazioni penali, la la banca è
stata condannata già dall’arbitro delle controversi finanziarie a
rimborsare diversi azionisti, ed è facile preannunciare un allargamento
del contenzioso, soprattutto per chi ha investito rilevanti somme, si
sono già rivolti al giudice, o si rivolgeranno presto, essendo questo,
attualmente, l’unico rimedio per recuperare i risparmi persi.<br />Secondo
molti analisti il al prezzo attuale di 2,38 euro sul mercato HiMtf è
destinato a scendere ulteriormente, aggravando i danni per i
risparmiatori che potrebbero arrivare a perdere quasi il 90% del
capitale.</span></span></div>
<div style="font-family: Montserrat, sans-serif; font-size: medium; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: georgia, serif;"><span style="font-size: 16px;"><i><b>LINK E FONTI</b></i></span></span></div>
<div style="font-family: Montserrat, sans-serif; font-size: medium; text-align: justify;">
<u style="font-family: georgia, serif; font-size: 16px;"><a href="http://www.consob.it/web/area-pubblica/bollettino/documenti/hide/afflittivi/pec/int/2018/d20583.htm?hkeywords=BANCA+POPOLARE+DI+BARI&docid=7&page=0&hits=1000&nav=true" style="color: inherit;">Delibera
Consob n. 20583 Applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie nei
confronti di Banca Popolare di Bari S.C.p.A. e relativi esponenti
aziendali</a><br /><a href="http://www.consob.it/web/area-pubblica/bollettino/documenti/hide/afflittivi/pec/int/2018/d20584.htm?hkeywords=BANCA+POPOLARE+DI+BARI&docid=8&page=0&hits=1000&nav=true" style="color: inherit;"><u>Delibera
Consob n. 20584 Applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie
nei confronti di esponenti aziendali di Banca Popolare di Bari</u></a></u><span style="font-size: 16px;"><span style="font-family: georgia, serif;"><br /></span></span></div>
A.E.C.I. FELTRE - feltre@euroconsumatori.eu http://www.blogger.com/profile/10066936792813753945noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-88847604500883140.post-43982855375874480692018-10-08T07:39:00.002-07:002018-10-08T07:39:47.481-07:00 ACEA ENERGIA: GRAZIE AD A.E.C.I. NON PUO’ PIU’ RIFIUTARSI DI ATTIVARE UN’UTENZA PER IL DEBITO DEL PRECEDENTE UTENTE<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<i><b>DOPO LA
SEGNALAZIONE DI A.E.C.I. ALL’ANTITRUST, ACEA MODIFICA LA PROCEDURA.</b></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt;">La vicenda è recente, con le prime
segnalazioni che risalgono al 2017. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-weight: bold;">Fino ad oggi, se un Consumatore chiedeva il <b>SUBENTRO</b>
di un’utenza per la quale esisteva una <b>MOROSITÀ</b> del precedente utente,
Acea poteva rifiutarsi di effettuare il subentro</span><span style="font-size: 12.0pt;">. Il Consumatore, quindi, si vedeva rifiutare il subentro a causa di un
debito non suo.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-weight: bold;">Il <b>subentro</b> - a differenza della voltura - è l'attivazione della fornitura da parte di un
nuovo cliente in seguito alla cessazione del contratto del cliente precedente,
che ha richiesto anche la disattivazione del contatore.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="https://www.euroconsumatori.eu/assets/admin/imgs/1476950141_214.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="Associazione Consumatori" border="0" class="img-responsive article-image" height="240" src="https://www.euroconsumatori.eu/assets/admin/imgs/1476950141_214.jpg" width="320" /></a><span style="font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-weight: bold;"> </span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-weight: bold;">Tale situazione ha procurato ad innumerevoli Consumatori,
che si sono rivolti alla nostra Associazione, non pochi disagi. Infatti, in
alcuni casi, il debito lasciato dal precedente utente poteva aggirarsi anche
intorno al migliaio di euro, una somma ingente e certamente non dovuta dal Consumatore
che richiede l’attivazione di una nuova utenza. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-size: 12.0pt;">Da
oggi, grazie ad A.E.C.I. non è più così.</span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt;">In
seguito alle innumerevoli segnalazioni ricevute, A.E.C.I. ha presentato all’AGCM
– <i>Autorità Garante per la Concorrenza e
il Mercato </i>un esposto per richiedere di verificare la presenza di eventuali pratiche scorrette e dannose nei
confronti dei Consumatori, da parte di <i>Acea
Energia S.p.a.</i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-weight: bold;"><b>AGCM (Antitrust)</b> ha chiarito: <i><b>“ il gestore non potrà mai rifiutarsi di attivare un'utenza a chi chiede
il subentro per morosità lasciate dal vecchio contraente…</b></i></span><span style="font-size: 12pt;"><b> </b></span><i><span style="font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-weight: bold;"><b>non potrà quindi
pretendere il pagamento delle pendenze lasciate dal vecchio utente minacciando
o eseguendo la sospensione dell'erogazione di energia”.</b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-weight: bold;">Con enorme soddisfazione per la nostra Associazione,
l’esito favorevole della nostra segnalazione ha determinato la <b>rimozione dei
profili di scorrettezza della condotta commerciale di </b><i><b>Acea Energia S.p.A</b>. </i>Scarica l'<a href="https://www.euroconsumatori.eu/assets/admin/docs/NlQEGHwGhK-Esito%20Antitrust%20-%20subentro%20Acea.pdf" target="_blank">Allegato </a> per leggere la <i>Delibera dell’Antitrust. </i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i><span style="font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-weight: bold;">Acea Energia S.p.A.
</span></i><span style="font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-weight: bold;">ha quindi
provveduto a modificare <i>Condizioni Generali
del Contratto</i>, FAQ e modulistica, in modo da specificare, in particolare,
che <b>il Consumatore che richiede una voltura o un subentro, non è tenuto al
pagamento delle eventuali morosità pregresse</b>, a meno che non sussistano
rapporti giuridici o di fatto tali da presupporre una continuità con il cliente
uscente.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-weight: bold;">Tutti i Consumatori che dovessero ancora riscontrare
problematiche con <i>Acea Energia S.p.a.</i>,
in merito al subentro o alla voltura dell’utenza, potranno rivolgersi alla
nostra Associazione.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-weight: bold;"> </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-weight: bold;"></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-weight: bold;"></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-weight: bold;">www.euroconsumatori.eu </span></div>
A.E.C.I. FELTRE - feltre@euroconsumatori.eu http://www.blogger.com/profile/10066936792813753945noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-88847604500883140.post-63340516520431006092018-10-07T09:51:00.002-07:002018-10-07T09:57:13.144-07:00Conti dormienti, ultima chiamata per riavere i denari: da novembre cadono in prescrizione<div class="summary" itemprop="description" style="background-color: white; border-top: 1px solid rgb(221, 221, 221); box-sizing: content-box; clear: both; font-family: Georgia, serif; font-size: 20px; font-stretch: normal; font-style: italic; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; outline: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 10px !important; padding-right: 0px; padding-top: 20px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 16px;"><span style="color: red;"><b>A.E.C.I. FELTRE rimane a disposizione per aiutare i consumatori a non perdere le somme accantonate al ministero. Contattaci al 0439 300030 oppure al 347 7421260</b></span></span></div>
<div class="summary" itemprop="description" style="background-color: white; border-top: 1px solid rgb(221, 221, 221); box-sizing: content-box; clear: both; color: #111111; font-family: Georgia, serif; font-size: 20px; font-stretch: normal; font-style: italic; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; outline: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 10px !important; padding-right: 0px; padding-top: 20px; text-align: justify;">
<b>I conti bancari, ma anche</b> <b>gli investimenti in azioni e obbligazioni, mai movimentati per dieci anni vengono trasferiti a un Fondo apposito. Dopo altri dieci anni, non si può più chiedere il rimborso: il termine sta per scadere. Nel 2008 erano affluiti 673 milioni: un tesoretto passerà allo Stato</b></div>
<div style="box-sizing: border-box; line-height: 2em; padding: 15px 0px;">
<span class="author" style="background-color: white; box-sizing: content-box; clear: both; color: #252525; display: block; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 14px; font-stretch: normal; line-height: 20px; margin-bottom: 20px; outline: 0px; padding-left: 10px;"><span itemprop="name" style="box-sizing: content-box; outline: 0px;">di FLAVIO BINI e RAFFAELE RICCIARDI (larepubblica.it)</span></span><span class="author" style="background-color: white; box-sizing: content-box; clear: both; color: #252525; display: block; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 14px; font-stretch: normal; line-height: 20px; margin-bottom: 20px; outline: 0px; padding-left: 10px; text-align: justify;"><span style="color: black; font-size: 16px;">Conti correnti, libretti bancari e postali, depositi di denaro. Ma anche azioni, obbligazioni, certificati di deposito o fondi d'investimento e assegni circolari non riscossi. Se esistono somme depositate o investite in questi strumenti che non vengono toccate da almeno 20 anni, dal prossimo novembre i titolari o - più probabilmente - i loro legittimi eredi dovranno dirgli addio.</span></span><span class="author" style="background-color: white; box-sizing: content-box; clear: both; display: block; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: 20px; margin-bottom: 20px; outline: 0px; padding-left: 10px !important;"></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://www.repstatic.it/content/nazionale/img/2018/08/07/124443729-75a940cd-def4-485f-b6dd-94ac566b7a82.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="Conti dormienti, ultima chiamata per riavere i denari: da novembre cadono in prescrizione" border="0" height="180" src="https://www.repstatic.it/content/nazionale/img/2018/08/07/124443729-75a940cd-def4-485f-b6dd-94ac566b7a82.jpg" style="background-color: transparent;" width="320" /></a><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 16px;">E' infatti il Tesoro a ricordare che dal <b>novembre 2018 "inizieranno a scadere i termini per l'esigibilità delle somme relative ai primi 'conti dormienti' affluiti al Fondo Rapporto Dormienti nel novembre 2008"</b>. Si tratta delle somme inutilizzate relative a strumenti di natura bancaria e finanziaria, dai 100 euro in su, "<i>non più movimentati dal titolare del rapporto o da suoi delegati per un tempo ininterrotto di 10 anni decorrenti dalla data di libera disponibilità delle somme</i>". Il Mef ricorda che in questo calderone "rientrano quindi, non solo depositi di denaro, libretti di risparmio (bancari e postali), conti correnti bancari e postali, ma anche azioni, obbligazioni, certificati di deposito e fondi d'investimento nonché assegni circolari non riscossi entro il termine di prescrizione".</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 16px;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 16px; text-align: left;">Ma quando queste somme diventano "dormienti"? Di fatto quando restano presso le banche per dieci anni, senza che nessuno le tocchi o ci operi. </span><a href="http://www.repubblica.it/economia/2017/09/05/news/quei_conti_dimenticati_in_banca_un_tesoro_da_due_miliardi_allo_stato-174644716/" style="box-sizing: content-box; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 16px; outline: 0px; text-align: left; text-decoration-line: none; transition: all 0.2s ease-out 0s;"><span style="color: black;">Come ha ricostruito <em style="box-sizing: content-box; outline: 0px;">Repubblica </em>nei mesi scorsi</span></a><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 16px; text-align: left;">, si tratta di somme assai ingenti e che nella stragrande maggioranza dei casi appartengono a risparmiatori defunti, delle quali gli eredi sono all'oscuro. La legge dispone che le banche non abbiano l'obbligo di informare le famiglie della presenza di quei conti. Ma </span><span itemprop="articleBody" style="box-sizing: content-box; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 16px; outline: 0px; text-align: left;">dispone altresì che polizze, assegni, libretti di risparmio e conti non movimentati dopo dieci anni finscano nelle casse pubbliche: lo ha stabilito la normativa approvata nel 2005 e caldeggiata dall'allora ministro Giulio Tremonti. Gli italiani, con questi conti "dimenticati" e mai toccati, hanno trasferito allo Stato ingenti risorse: guardando ai Rendiconti generali delle casse pubbliche del decennio dal 2007, si parla di oltre 2 miliardi di euro di risparmi dirottati verso uno speciale capitolo del bilancio. Se si restringe il campo soltanto agli ultimi anni, i numeri restano consistenti: 184 milioni nel 2013, 203 nel 2014, 142 nel 2015 e 101 nel 2016. Il Rendiconto 2017 da poco pubblicato aggiunge un'ultima fiche da 107 milioni.</span><br />
<span itemprop="articleBody" style="box-sizing: content-box; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 16px; outline: 0px; text-align: left;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span itemprop="articleBody" style="box-sizing: content-box; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 16px; outline: 0px; text-align: left;">Il meccanismo prevede che lo Stato li tenga ancora nella disponibilità di chi li reclamasse per altri 10 anni. Di fatto, sommando questo decennio all'altro decennio di immobilismo presso le banche, si hanno 20 anni di tempo per recuperare queste somme mai movimentate. Ora sta per scadere questo lasso di tempo, almeno per la prima infornata di denari trasferiti al Fondo speciale (che dovrebbe alimentare il rimborso dei risparmiatori vittime di frodi finanziarie). Si avvia dunque un processo che di giorno in giorno si rinnoverà. Infatti il Mef ricorda: "</span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 16px; text-align: left;">Il termine di prescrizione si applica trascorsi 10 anni da quando le somme, precedentemente non movimentate per altri 10 anni, sono state trasferite al Fondo, fatta eccezione per gli assegni circolari che hanno termini diversi di prescrizione. Si tratta in pratica di somme mai movimentate per 20 anni, per le quali il Ministero dell'Economia e delle Finanze ritiene comunque opportuno invitare ad effettuare una verifica puntuale sull'esistenza di 'conti dormienti' intestati a proprio nome o a nome di familiari di cui possano risultare eredi, al fine di inoltrare, nel caso, domanda di rimborso in tempo utile".</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 16px; text-align: left;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 16px; text-align: left;">Di quanti denari si parla? Una cifra molto ingente. Nel Rendiconto del 2008 risultavano affluiti al Fondo oltre 673 milioni di euro: sono questi i primissimi ad andare in prescrizione. A questa cifra vanno sottratti i rimborsi eventualmente richiesti. Questi sono stati gestiti dalla controllata del Tesoro Consap, a partire dal 2010. Nel complesso, però, le cifre ridistribuite sono state modeste: ricostruiva </span><em style="box-sizing: content-box; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 16px; outline: 0px; text-align: left;">Repubblica </em><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 16px; text-align: left;">che dal 2008 allo scorso autunno lo Stato ha rimborsato 223 milioni di euro sui 2 miliardi incassati. Dal giudizio della Corte dei Conti sul Rendiconto generale emerge che al 31 dicembre scorso la giacenza del Fondo era di 1,574 miliardi di euro. Un poco alla volta, a seconda della data in cui sono confluiti al fondo, quei soldi andranno prescritti. Dal prossimo anno finiranno nel bilancio generale quelli affluiti nel 2008 e non rimborsati, poi nel 2020 toccherà a quelli del 2009 e così via. Soldi sui quali il governo potrà fare affidamento per finanziare altre misure. Un tesoretto, prezioso in tempi di caccia a ingenti coperture.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 16px; text-align: left;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 16px; text-align: left;">Tramite la Consap si può risalire alla </span><a href="https://www.consap.it/servizi-economia/fondo-rapporti-dormienti" style="box-sizing: content-box; color: #ff7808; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 16px; outline: 0px; text-align: left; text-decoration-line: none; transition: all 0.2s ease-out 0s;">banca dati</a><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 16px; text-align: left;"> dei rapporti dormienti e fare di lì domanda di riscossione. Grazie alla collaborazione con la Farnesina, il Tesoro garantisce che "l'informativa raggiungerà anche gli italiani residenti all'estero". Chi perdesse questa ultima chiamata dovrebbe dire addio per sempre a quel tesoretto dormiente, che non potrebbe più essere risvegliato.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 16px; text-align: left;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
A.E.C.I. FELTRE - feltre@euroconsumatori.eu http://www.blogger.com/profile/10066936792813753945noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-88847604500883140.post-4872832710861839652018-10-07T09:38:00.001-07:002018-10-07T09:38:31.689-07:00ENEL: avviso di EMAIL TRUFFA<div style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: system-ui, -apple-system, system-ui, ".SFNSText-Regular", sans-serif; font-size: 14px; margin-bottom: 6px; text-align: justify;">
Il gruppo Enel dirama un avviso di attenzione alle email truffa. Diversi utenti starebbero infatti ricevendo email contenenti avvisi di un falso rimborso Enel e l'azienda invita a non cliccare sul link riportato perchè si tratta di un sito di phishing creato per rubare i dati delle carte di credito.</div>
<div style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: system-ui, -apple-system, system-ui, ".SFNSText-Regular", sans-serif; font-size: 14px; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px; text-align: justify;">
<a href="http://www.ilgiornale.it/sites/default/files/styles/large/public/foto/2014/07/14/1405332186-carta-credito.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="Risultati immagini per CARTE DI CREDITO" border="0" height="106" src="http://www.ilgiornale.it/sites/default/files/styles/large/public/foto/2014/07/14/1405332186-carta-credito.jpg" style="background-color: transparent;" width="320" /></a>Stando a quanto riportano le ultime notizie, sarebbero state già diverse le segnalazioni sul contenuto ingannevole riportato in email che sembrerebbero inviare da Enel ma che in r<span class="text_exposed_show" style="display: inline; font-family: inherit;">ealtà vengono inviate da un indirizzo falsamente riferito ad una società del Gruppo Enel. In realtà queste email sono un tentativo di raggiro mirato alla sottrazione illecita di dati personali e relativi a carte di credito/debito di diversi circuiti internazionali, da Visa, a Mastercard, Maestro, Paypal.</span></div>
<div class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #1d2129; display: inline; font-family: system-ui, -apple-system, system-ui, ".SFNSText-Regular", sans-serif; font-size: 14px;">
<div style="font-family: inherit; margin-bottom: 6px; text-align: justify;">
I messaggi di posta elettronica che vengono inviati riguarderebbero un falso rimborso a favore dei clienti ma considerando che quando si tratta di rimborsi la tentazione di aprire le email è sempre forte. In molti stanno ricevendo un messaggio di posta per un presunto rimborso non riscosso da 85 euro. Per ottenerlo bisogna inserire i dati della propria carta in un sito creato ad hoc, ma non è Enel a inviarlo. Il consiglio della società è quello di evitare di farlo, perchè la stessa Enel ha precisato che le procedure aziendali non prevedono in alcun caso la richiesta di fornire o verificare dati bancari e/o codici personali attraverso link esterni.</div>
<div style="font-family: inherit; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px; text-align: justify;">
Enel, dunque, invita chiunque riceva una e-mail sospetta a non cliccare i link presenti all’interno dei testi, a non scaricare e aprire allegati e a verificare l’autenticità dei contenuti mal contattando il numero verde Enel Energia 800.900.860 o visitando il sito <a data-ft="{"tn":"-U"}" data-lynx-mode="asynclazy" data-lynx-uri="https://l.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fwww.enel.it%2F&h=AT2IhcNvPuwsIA5_pNJQ3zDS0mmKW0ePHXacjgkPlzruwvKeJ1KRkVXih8LYKgmRPbDRed47C_FRGT4Vt_uuef55WdKE9F6MTS1a1492819Rrs6sCB2BEDa8BlL1guRnNLMln-Wr8-CAzQYzWi4gLecNe6ES1Q" href="http://www.enel.it/" rel="noopener nofollow" style="color: #365899; cursor: pointer; font-family: inherit; text-decoration-line: none;" target="_blank">www.enel.it.</a></div>
</div>
A.E.C.I. FELTRE - feltre@euroconsumatori.eu http://www.blogger.com/profile/10066936792813753945noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-88847604500883140.post-83627559435136988992018-10-07T09:31:00.000-07:002018-10-07T09:31:20.448-07:00AGCOM multa WIND e TIM per problematiche sulla trasparenza tariffaria<br />
<div class="_3x-2" data-ft="{"tn":"H"}" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #1d2129; font-family: system-ui, -apple-system, system-ui, ".SFNSText-Regular", sans-serif; font-size: 12px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; orphans: 2; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;">
<div data-ft="{"tn":"H"}" style="font-family: inherit;">
<div class="mtm" style="font-family: inherit; margin-top: 10px;">
<div style="font-family: inherit; position: relative;">
<div class="_5cq3 _1ktf" data-ft="{"tn":"E"}" style="font-family: inherit; margin-left: -12px; position: relative;">
<a ajaxify="https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1873431436038832&set=a.232372396811419&type=3&eid=ARBKih97M85ShB0Pkr_8e6NfJXAv6OVe1NqJ0YF3VsUCD_mZ_hiw03vDJOYMtBJBGVa0B4ghKno3YZhj&size=646%2C284&source=13&player_origin=story_view" class="_4-eo _2t9n" data-ploi="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/43183264_1873431439372165_8852735072382484480_n.jpg?_nc_cat=106&oh=7c1ef9f042d5aecdf6121c8595ef7535&oe=5C4F9EC2" data-render-location="permalink" href="https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1873431436038832&set=a.232372396811419&type=3&eid=ARBKih97M85ShB0Pkr_8e6NfJXAv6OVe1NqJ0YF3VsUCD_mZ_hiw03vDJOYMtBJBGVa0B4ghKno3YZhj" rel="theater" style="box-shadow: rgba(0, 0, 0, 0.05) 0px 1px 1px; color: #365899; cursor: pointer; display: block; font-family: inherit; position: relative; text-decoration: none; width: 500px;"></a></div>
</div>
</div>
</div>
</div>
<br />
<div class="_5pbx userContent _3576" data-ad-preview="message" data-ft="{"tn":"K"}" id="js_7" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; font-family: system-ui, -apple-system, system-ui, ".SFNSText-Regular", sans-serif; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; letter-spacing: normal; line-height: 1.38; margin-top: 6px; orphans: 2; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;">
<div style="font-family: inherit; font-size: 14px; margin: 0px 0px 6px;">
</div>
<div style="color: #1d2129; text-align: justify;">
<b><span style="font-family: inherit;">Leggi le motivazioni per cui AGCOM ha multato TIM e Wind Tre con sanzioni da 87 mila e 348 mila euro e vedi se anche la tua posizione rientra tra le eventuali contestazioni.</span><span style="font-family: inherit;"> </span></b></div>
<div style="color: #1d2129; text-align: justify;">
<b><span style="font-family: inherit;"><br /></span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="color: #cc0000;"><b>A.E.C.I. é a tua disposizione per una consulenza ed é pronta a difenderti. Chiamaci allo 0439 300030 oppure al 347 74 21 260</b></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="color: #cc0000;"><b><br /></b></span></span></div>
<br />
<div style="color: #1d2129; font-family: inherit; font-size: 14px; margin: 6px 0px;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.movimento5stelle.it/parlamento/agcom-sede.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="Risultati immagini per agcom" border="0" src="http://www.movimento5stelle.it/parlamento/agcom-sede.jpg" height="213" style="font-family: inherit; text-align: start;" width="320" /></a><span style="font-family: inherit;"> per le Garanzie nelle Comunicazioni, AGCOM, ha pubblicato, in data 4 ottobre 2018, due nuove ordinanze di ingiunzione nei confronti delle rispettive Società <b>Wind Tre S.p.A </b>e <b>Tim S.p.A.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Per entrambe le società - annuncia l'AGCOM - sono emerse alcune problematiche relative alla "<b>trasparenza tariffaria</b>" delle offerte a marchio "WIND", marchio "3" e marchio "TIM".</span></div>
<br />
<div style="font-family: inherit; margin: 6px 0px;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<u><span style="color: #351c75;"><b><span style="font-family: inherit;">Wind</span><span style="font-family: inherit;"> </span></b></span></u></div>
<span style="color: #1d2129; font-size: 14px; font-weight: 400;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #1d2129; font-size: 14px; font-weight: 400;"><span style="font-family: inherit;">Scendendo nei dettagli, nella pagina di trasparenza tariffaria del brand Wind è Omesso l’elenco delle offerte vigenti non più sottoscrivibili</span></span></div>
<span style="color: #1d2129; font-size: 14px; font-weight: 400;">
</span><span style="color: #1d2129; font-size: 14px; font-weight: 400;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Assenti i prospetti informazioni di tutte le opzioni e promozioni indicate</span></div>
</span><span style="color: #1d2129; font-size: 14px; font-weight: 400;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">I costi di disattivazione/recesso delle offerte da rete fissa non sono risultati di facile consultazione</span></div>
</span><span style="color: #1d2129; font-size: 14px; font-weight: 400;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">I costi di attivazione e di disattivazione/recesso delle offerte da linea mobile destinate a utenti privati e professionisti, nonché delle offerte (fisso e mobile) destinate all’utenza business, erano presenti unicamente all’interno dei singoli schemi grafici di ciascuna offerta</span></div>
</span><span style="color: #1d2129; font-size: 14px; font-weight: 400;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Del tutto omessa la descrizione sintetica delle modalità di calcolo dei costi in argomento e di tutti gli elementi che li compongono</span></div>
</span><span style="color: #1d2129; font-size: 14px; font-weight: 400;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Assenza del collegamento ipertestuale dedicata all'utenza business</span></div>
</span><br />
<div style="color: #1d2129; font-family: inherit; font-size: 14px; font-weight: 400; margin: 6px 0px;">
<span style="color: #1d2129; font-size: 14px; font-weight: 400;"><br /></span></div>
<span style="color: #351c75;"><u><b>Tre Italia</b><b> </b></u></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #1d2129; font-family: inherit; font-size: 14px;">Per quanto riguarda il brand Tre, invece, dalle verifiche di ufficio svolte mediante la consultazione della relativa pagina di "Trasparenza tariffaria" è emerso che:</span></div>
<br />
<div style="color: #1d2129; font-family: inherit; font-size: 14px; font-weight: 400; margin: 6px 0px;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">La pagina “Trasparenza tariffaria” non è risultata immediatamente accessibile dalla home page del sito web</span><span style="font-family: inherit;"> </span><a data-ft="{"tn":"-U"}" data-lynx-mode="asynclazy" data-lynx-uri="https://l.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fwww.tre.it%2F&h=AT10-4RYIWVkou_u9JtoptcxPqGVzLougIERptz66oUhaqWi-HZlqqKo2AvdnfUZvI3rl2CADupOFHTyz5993UtTV_VRZvqPOK-dEZr9y4pqyjx3Bi0MBh-v_lKgi1oxJGjvNT9q6ac5RBhhulRF3zH-lEx00g" href="http://www.tre.it/" rel="noopener nofollow" style="color: #365899; cursor: pointer; font-family: inherit; text-decoration-line: none;" target="_blank">www.tre.it</a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Le informazioni presenti alla pagina “Trasparenza tariffaria” risultavano incomplete</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Non erano presenti gli schemi grafici tabellari delle offerte di rete mobile sottoscrivibili dai professionisti</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Le informazioni sull’esistenza di costi di attivazione e di disattivazione/recesso risultavano visualizzabili solo consultando, per ciascuna offerta, lo schema grafico tabellare contenente il dettaglio delle condizioni economiche e, comunque, difettavano della necessaria chiarezza</span></div>
<br />
<div style="color: #1d2129; font-family: inherit; font-size: 14px; font-weight: 400; margin: 6px 0px; text-align: justify;">
Per tali motivi, dunque, AGCOM ha ritenuto necessario dover determinare una sanzione pecuniaria pari a euro 348.000 (complessivamente ai due brand, che come noto, operano tramite un'unica società)</div>
<div style="font-family: inherit; margin: 6px 0px;">
<b><u><span style="color: #351c75;">TIM</span></u></b><span style="color: #1d2129; font-size: 14px; font-weight: 400;"> </span><br />
<span style="color: #1d2129; font-size: 14px; font-weight: 400;">Dall'esame delle informazioni presenti alle pagine del sito web di TIM e della rispettiva pagina "Trasparenza tariffari" è stato appurato che:</span></div>
<div style="color: #1d2129; font-family: inherit; font-size: 14px; font-weight: 400; margin: 6px 0px;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Il collegamento “trasparenza tariffaria” presente in calce alla home page riconduce ad una pagina di raccordo</span><span style="font-family: inherit;"> </span><a data-ft="{"tn":"-U"}" data-lynx-mode="asynclazy" data-lynx-uri="https://l.facebook.com/l.php?u=https%3A%2F%2Fwww.tim.it%2Fassistenza%2Fper-iconsumatori%2Ftrasparenza-tariffaria&h=AT0DIrYFlKnuGVYH8lRJUN6Q7karxJigh8XGO9MEWaxB-1uJB1fZZU0QigwnpJRH2QJSmwFyE9XRFdgTUyx_wG19ewDLiYXCFgZz8vfY6ZFHW1kY7i2f5qmA3DbbH6pWs5xnnWgkU8ShuNA05RrIMOythcb4ig" href="https://www.tim.it/assistenza/per-iconsumatori/trasparenza-tariffaria" rel="noopener nofollow" style="color: #365899; cursor: pointer; font-family: inherit; text-decoration-line: none;" target="_blank">https://www.tim.it/…/per-iconsumatori/trasparenza-tariffaria</a><span style="font-family: inherit;"> </span><span style="font-family: inherit;">recante il collegamento alla pagina dedicata alle “offerte di linea fissa” e il collegamento alla pagina dedicata alle “offerte di linea mobile”</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Alla pagina dedicata alle “offerte di linea fissa” e alla pagina dedicata alle “offerte di linea mobile”, risultava presente l’elenco delle offerte vigenti, sottoscrivibili e non sottoscrivibili e, per ciascuna offerta, i collegamenti ai relativi schemi grafici tabellari contenenti il dettaglio delle condizioni economiche di ciascuna offerta. In ordine alle informazioni contenute all’interno di ciascuno schema grafico, in corrispondenza della voce “se opzione, piani base compatibili”, risultavano in molti casi riportati dei codici alfanumerci, piuttosto che un elenco, separato da virgole, dei nomi commerciali delle offerte compatibili con l’opzione descritta nel prospetto</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Non sempre le offerte di linea mobile che prevedono, per la navigazione internet, un determinato quantitativo di giga, riportavano, nemmeno nelle note degli schemi grafici, il costo del traffico internet extra soglia</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Le informazioni sulle condizioni contrattuali applicabili e il collegamento alle informazioni di cui all’allegato 5 del Codice risultavano omessi alla pagina dedicata alle “offerte di linea fissa”</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">sia per le offerte di linea fissa che per quelle di linea mobile, le informazioni sull’esistenza di costi di attivazione e di disattivazione/recesso erano visualizzabili solo consultando, per ciascuna offerta, lo schema grafico tabellare contenente il dettaglio delle condizioni economiche di ciascuna offerta.</span></div>
<br />
<div style="color: #1d2129; display: inline; font-family: inherit; font-size: 14px; font-weight: 400; margin: 6px 0px 0px;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Per queste ed altre ragioni elencante nella Delibera n. 450/18/CONS, AGCOM ha ritenuto necessario disporre una sanzione pecuniaria per un totale di euro 87.000,00.</span></div>
</div>
A.E.C.I. FELTRE - feltre@euroconsumatori.eu http://www.blogger.com/profile/10066936792813753945noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-88847604500883140.post-66347907213042906642018-10-07T09:18:00.001-07:002018-10-07T09:18:50.065-07:00ENI - MANCATA PRESCRIZIONE CONGUAGLIO. AECI INVIA SEGNALAZIONE ANTITRUST<div class="" data-block="true" data-editor="88h7r" data-offset-key="d27r-0-0" style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: system-ui, -apple-system, system-ui, ".SFNSText-Regular", sans-serif; font-size: 14px; white-space: pre-wrap;">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="d27r-0-0" style="direction: ltr; font-family: inherit; position: relative; text-align: justify;">
<span data-offset-key="d27r-0-0" style="font-family: inherit;">Da sempre Eni è sorda alle richieste dei consumatori relativamente all'applicazione della <b>prescrizione</b> quinquennale (sino ad oggi) e <b>biennale da marzo 2018 (per il gas 2019)</b>. ENI è sempre stata contro il riconoscimento della prescrizione da sempre. Sin da prima la liberalizzazione del mercato. Da sempre ha cercato di scavalcare il muro con diversi stratagemmi. </span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="88h7r" data-offset-key="87vls-0-0" style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: system-ui, -apple-system, system-ui, ".SFNSText-Regular", sans-serif; font-size: 14px; white-space: pre-wrap;">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="87vls-0-0" style="direction: ltr; font-family: inherit; position: relative; text-align: justify;">
<span data-offset-key="87vls-0-0" style="font-family: inherit;"><br data-text="true" /></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="88h7r" data-offset-key="b7cva-0-0" style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: system-ui, -apple-system, system-ui, ".SFNSText-Regular", sans-serif; font-size: 14px; white-space: pre-wrap;">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="b7cva-0-0" style="direction: ltr; font-family: inherit; position: relative; text-align: justify;">
<a href="https://www.laleggepertutti.it/wp-content/uploads/2018/01/luce-bolletta.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="Risultati immagini per immagine prescrizione utenze telefoniche" border="0" height="190" src="https://www.laleggepertutti.it/wp-content/uploads/2018/01/luce-bolletta.jpg" width="320" /></a><span data-offset-key="b7cva-0-0" style="font-family: inherit;">A.E.C.I. ha quindi deciso, alla luce proprio delle risposte sino ad oggi ricevute, di segnalare il <u>comportamento anomalo all'ANTITRUST per richiedere la verifica di eventuali comportamenti scorretti a danno dei consumatori</u>. </span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="88h7r" data-offset-key="5p2s6-0-0" style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: system-ui, -apple-system, system-ui, ".SFNSText-Regular", sans-serif; font-size: 14px; white-space: pre-wrap;">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="5p2s6-0-0" style="direction: ltr; font-family: inherit; position: relative; text-align: justify;">
<span data-offset-key="5p2s6-0-0" style="font-family: inherit;"><br data-text="true" /></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="88h7r" data-offset-key="2uea3-0-0" style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: system-ui, -apple-system, system-ui, ".SFNSText-Regular", sans-serif; font-size: 14px; white-space: pre-wrap;">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="2uea3-0-0" style="direction: ltr; font-family: inherit; position: relative; text-align: justify;">
<span data-offset-key="2uea3-0-0" style="font-family: inherit;">Ricordiamo, infatti, che il consumatore (avvalendosi proprio della prescrizione) non è tenuto alla conservazione documentale delle fatture prescritte. In caso di conguagli, dunque, potrebbe non essere in grado (per esempio) di verificare la reale condizione dei consumi. Consumi che, comunque, il legislatore ha da prima ritenuto prescritti in 5 anni e, a partire da Marzo 2018, in due anni.</span><br />
<span data-offset-key="2uea3-0-0" style="font-family: inherit;"><br /></span>
<span data-offset-key="2uea3-0-0" style="font-family: inherit;">Fonte: euroconsuamtori.eu</span></div>
</div>
A.E.C.I. FELTRE - feltre@euroconsumatori.eu http://www.blogger.com/profile/10066936792813753945noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-88847604500883140.post-14998332163768992732018-10-05T05:51:00.002-07:002018-10-05T05:51:47.745-07:00PARTE LA CONCILIAZIONE PER I FONDI IMMOBILIARE 1<div class="m_928930460356250862gmail-text-justify" style="box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: "Helvetica Neue",Helvetica,Arial,sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">
<div style="box-sizing: border-box; margin: 0px 0px 10px;">
<b><i style="box-sizing: border-box;">Al
via il tavolo di conciliazione per il recupero della perdita (che al
lordo dei proventi/dividendi distribuiti è attualmente - alla data del
31 agosto 2018 - pari al 35,09% dell’investimento iniziale) derivante
dal FONDO IMMOBILIARE EUROPA 1. </i></b></div>
<div style="box-sizing: border-box; margin: 0px 0px 10px;">
<a href="https://www.investireoggi.it/fisco/wp-content/uploads/sites/6/2018/01/pensione-anticipata-lavoratori-poste-italiane-640x342.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="Risultati immagini per fondi immobiliare 1" border="0" class="irc_mi" height="171" src="https://www.investireoggi.it/fisco/wp-content/uploads/sites/6/2018/01/pensione-anticipata-lavoratori-poste-italiane-640x342.jpg" style="margin-top: 14px;" width="320" /></a>Alla
procedura di conciliazione potranno far ricorso solo i <span style="font-size: small;"><b>Clienti di Poste</b></span>
che hanno sottoscritto le quote del <b><span style="font-size: small;">Fondo </span></b>e le hanno <u><b><span style="font-size: small;">mantenute
continuativamente presso Poste Italiane fino al 31.12.2017</span></b></u>. Per accedere
alla procedura inoltre bisogna avere determinati requisiti come da
tabella (ovviamente tali requisiti possono essere leggermente
flessibili).</div>
<div style="box-sizing: border-box; margin: 0px 0px 10px;">
Chi
accetta di aderire alla proposta rinuncerà a qualsiasi ulteriore
rimborso, successivo al 31 agosto 2018, proveniente da SGR. Tali somme
verranno trattenute da Poste. <u><b><span style="font-size: small;">Vi è tempo fino al 31.12.2018 per aderire
alla procedura di conciliazione presentando domanda solo tramite le
Associazioni che hanno aderito al protocollo d’intesa con Poste. Alcuni
dei requisiti di cui alla tabella non sono tassativi al 100%</span></b></u>.</div>
<div style="box-sizing: border-box; margin: 0px 0px 10px;">
Pertanto invitiamo tutti gli interessati a rivolgersi a noi per aderire a tale procedura.</div>
<div style="box-sizing: border-box; margin: 0px 0px 10px;">
Per
chi non è in possesso dei requisiti di cui sopra e ha meno di 80 anni,
fatta eccezione per chi ha trasferito i titoli, Poste propone la stipula
di una polizza a scadenza quinquennale con garanzia di rimborso della
perdita subita alla scadenza della polizza stessa.</div>
<div style="box-sizing: border-box; margin: 0px 0px 10px;">
Per
chi ha trasferito le quote del fondo a un conto diverso da quello di
Poste o a chi non vuole aderire alla proposta della polizza, si invitano
gli stessi a contattarci per trovare soluzioni alternative.</div>
<div style="box-sizing: border-box; margin: 0px 0px 10px;">
<br /></div>
<div style="box-sizing: border-box; margin: 0px 0px 10px;">
----------</div>
<div style="box-sizing: border-box; margin: 0px 0px 10px;">
<span style="border-collapse: collapse; font-family: arial,sans-serif; font-size: 13px;">FONTE: UFFICIO STAMPA NAZIONALE A.E.C.I. NAZIONALE - Resp. Ivan Marinelli</span></div>
<div style="box-sizing: border-box; margin: 0px 0px 10px;">
<span style="border-collapse: collapse; font-family: arial,sans-serif; font-size: 13px;">-------------</span></div>
<div style="box-sizing: border-box; margin: 0px 0px 10px;">
<br /></div>
<div style="box-sizing: border-box; margin: 0px 0px 10px;">
<span style="font-size: x-small;"><span style="border-collapse: collapse; font-family: arial, sans-serif;">Per qualsiasi informazione potete rivolgervi a</span></span></div>
<div style="box-sizing: border-box; margin: 0px 0px 10px;">
<span style="font-size: small;"><b><span style="border-collapse: collapse; font-family: arial, sans-serif;">A.E.C.I. FELTRE | ASS. EUROPEA CONSUMATORI INDIPENDENTI<br /><span style="font-size: x-small;">Via Negrelli n. 1/b - 32032 FELTRE (BL)</span></span></b></span></div>
<div style="box-sizing: border-box; margin: 0px 0px 10px;">
<span style="border-collapse: collapse; font-family: arial,sans-serif; font-size: 13px;"><span style="font-size: small;"><b>telefono e fax 0439 300030 - mobile 347 7421260 - feltre@euroconsumatori.eu</b></span> </span></div>
</div>
A.E.C.I. FELTRE - feltre@euroconsumatori.eu http://www.blogger.com/profile/10066936792813753945noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-88847604500883140.post-83041916356233864252018-10-02T06:42:00.003-07:002018-10-02T06:42:54.661-07:00NO-COST DI VANTAGE GROUP: PRIMI PROBLEMI PER I PAGAMENTI<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica" , sans-serif; font-size: 10.5pt; line-height: 107%;"><b><i>A.E.C.I., dopo aver analizzato sito, contratti, brochure e condizioni di
vendita, ha inviato l'esposto all'Autorita' Garante Per La Concorrenza Ed Il
Mercato ed a Banca D'italia.</i></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
VANTAGE
GROUP SRLS, attraverso il sito no-cost.info, promette il rimborso della
rata dell'acquisto dell'auto (per 60 mesi), un rimborso pari a 50 euro
al mese per carburante (per 60 mesi) ed un rimborso dell'Assicurazione
RCA sino ad un massimo di euro 100,00 mensile.</div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.no-cost.info/img/noleggio.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="Risultati immagini per vantage group srls" border="0" class="irc_mi" src="http://www.no-cost.info/img/noleggio.jpg" height="112" style="margin-top: 70px;" width="400" /></a>La proposta è
dunque allettante. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La vantage group srls, a fronte di un esborso di
6.950,00 promette di rimborsare l'intero finanziamento stipulato per
l'acquisto dell'auto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>E' VERAMENTE COSI' ???</b></div>
<div style="text-align: justify;">
A fronte
di alcune segnalazioni giunte alla nostra Associazione di Consumatori,
A.E.C.I. ha analizzato la documentazione che viene consegnata ai
consumatori che decidono di acquistare l'automobile con la formula
promossa dalla VANTAGE GROUP SRLS.</div>
<div style="text-align: justify;">
Dall'analisi di tale
documentazione ci sono maturati alcuni dubbi che abbiamo deciso di
elencare in un esposto consegnato all'Autorità Garante per la Protezione
della Concorrenza e del Mercato ed a Banca d'Italia.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
I nostri
legali hanno certamente individuato, nel contratto che la VANTAGE GRUOP
SRLS sottopone a firma dei consumatori clausole palesemente vessatorie
e, dal nostro punto di vista, un deficit di trasparenza contrattuale.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Non
è chiaro, ad esempio, quali sono i costi di manutenzione per cui si
impegna il consumatore e, dal materiale informativo (sia sito che
cartaceo) si fa credere al consumatore che il rimborso dell'acquisto
dell'auto sarà totale e non viene, invece, chiarito che il rimborso
massimo è pari a 9.500 euro (come da condizioni contrattuali).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Inoltre
la società indicata nelle condizioni contrattuali per rilasciare
polizza fidueiussoria a garanzia del consumatore non può svolgere,
secondo Banca d'Italia, tale funzione.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per questi motivi A.E.C.I.
ha deciso di chiedere alle Autorità Competenti la verifica e la
sussistenza di pratiche commerciali scorrette.</div>
<div style="text-align: justify;">
In allegato l'esposto inviato all'AGCM e BANCA D'ITALIA</div>
A.E.C.I. FELTRE - feltre@euroconsumatori.eu http://www.blogger.com/profile/10066936792813753945noreply@blogger.com0