sabato 31 agosto 2013

Il mini condono sulle cartelle Equitalia per debiti fino a 2mila euro

La legge di stabilità 2013 [1] ha regalato un “condono” ai piccoli debitori di Equitalia. È stato previsto, infatti, dal primo luglio 2013, l’annullamento automatico di tutte le cartelle esattoriali per crediti di importo fino a duemila euro, iscritti in ruoli esecutivi alla data del 31 dicembre 1999.

Tuttavia, la legge vincolava il discarico delle cartelle a un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Ma tale decreto non è stato ancora pubblicato. Nessun timore, però, per quanti hanno ritenuto che, a causa di tale lacuna, l’annullamento non sia divenuto operativo. Al contrario, l’annullamento dei ruoli è confermato ed ha operato automaticamente, senza bisogno sia del decreto ministeriale, sia di un provvedimento di conferma di Equitalia.

Il decreto ministeriale servirà solo a regolare i rapporti tra Equitalia e gli enti creditori (erario, regioni, enti locali e territoriali).

Insomma, a partire dall’1 luglio 2013, l’annullamento automatico dei ruoli è invocabile da parte di ogni contribuente, purché siano presenti le seguenti condizioni di legge:

1) l’importo complessivamente iscritto a ruolo deve essere inferiore a duemila euro;
2) il ruolo deve essere stato reso esecutivo (con la sottoscrizione [2]) prima del 2000.


[1] Art. 1, comma 527, della legge 24 dicembre 2012, n. 228 (“legge di stabilità 2013”).
[2] Art. 12, comma 4, Dpr n. 602/1973.

(www.laleggepertutti.it)

No tassa sui rifiuti se si distaccano le utenze luce e acqua o se c’è arredo

Non deve pagare la Tarsu il proprietario di un immobile dal quale sono state distaccate le utenze relative a luce e acqua [1].

Dal 2013, la Tarsu è stata sostituita dalla Tares, ma le regole non sono cambiate [2]. analoghe regole sono previste da un prototipo di regolamento del tributo divulgato dal ministero dell’ Economia e delle Finanze sul proprio sito Internet.

Secondo il Ministero, la presenza di arredo oppure l’attivazione anche di uno solo dei pubblici servizi di erogazione idrica, elettrica, costituiscono presunzione semplice (che, pertanto, si può contestare con prova contraria) dell’occupazione o conduzione dell’immobile; quest’ultimo pertanto è soggetto all’imposta sui rifiuti.

Pertanto, basta la sola presenza di arredi in un immobile, anche se dallo stesso sono state staccate le utenze, per far presumere la tassabilità della casa ai fini dell’imposta sui rifiuti.

Ovviamente, la mancanza di allacciamenti può essere provata documentalmente, e questo basta per ottenere la cancellazione della tassa. Per verificare la presenza di arredi occorre un’ispezione sul luogo, che quasi nessun Comune fa.

[1] Cfr. risoluzione Min. Economia 17 maggio 1988, n. 8/579; circolare 22 giugno 1994, n. 95/E, paragrafo 3 (che richiama anche l’articolo 9, comma 6, del Dl 30 dicembre 1993, n. 557: ); Cass. sent. n. 16785 del 27.11.2002.
[2] Art. 6 comma 4 di un prototipo di regolamento del tributo divulgato dal ministero dell’ Economia e delle Finanze sul proprio sito Internet.

(www.laleggepertutti.it) 

ATTENZIONE ALLE CARTE REVOLVING

Secondo il sito internet Supermoney.eu la richiesta di carte revolving ha registrato un'impennata. La spesa media mensile è pari a 683 euro e per lo più a richiederlo sono i quarantenni.

La carta di credito revolving permette di acquistare oggi, per pagare, iniziando dal mese successivo, in rate mensili e non a saldo, come avviene per le carte di credito tradizionali. Si tratta di un vero e proprio fido ma con interessi pesanti.

Purtroppo è un tipo di finanziamento che, ad oggi, è abbastanza facile da ottenere e che a volte viene "mascherato" come una sorta di omaggio, legato all'erogazione di un prestito personale o di un prestito al consumo.

La Banca D'Italia per il trimestre luglio-settembre 2013 ha rilevato un tasso effettivo medio globale su base annua (taeg) del 17.20 % per prestiti fino a 5000 euro, con un tasso soglia del 25,2 % (il tasso oltre il quale scatta l'usura), il più alto in assoluto rispetto a tutte le tipologie di finanziamento.

Questo tipo di carte, che alla fine del 2012 in Italia erano circa 3.5 milioni, nasconde un meccanismo perverso di moltiplicazione dei tassi d'interesse per cui sembra che non si finisca mai di pagare. Soprattutto perchè la banca e la finanziaria non fanno il computo del debito residuo.

Secondo i calcoli effettuati da Euroconsumatori infatti, su un contratto per un importo a disposizione di 2000 euro e per l'utilizzo di poco più di 15800 euro distribuiti in 5 anni, il cliente paga più di 17200 euro.

La situazione peggiora se si salta anche solo una rata: gli interessi di mora sono altissimi, una rata di 135 euro può schizzare a 197. L'antitrust ha attivato un numero verde (800.16.66.61) a cui far riferimento per le pratiche scorrette in cui rientramno anche i tassi applicari sulle revolving.

Nel 2010 BankItalia assieme all'Antitrust aveva presisposto il blocco ad alcuni Istituti, soprattutto per l'erogazione di carte di credito revolving in quanto inadempienti in materia di trasparenza dei servizi finanziari e bancari.

Eppure il successo delle revolving sembra alimentari con la crisi. Mentre da una parte l'OsservatorioAssofin - Crif _Prometeia rileva una diminuzione nel primo trimestre del 2013 pari al 10.8 % dell'erogazione dei prestito, il decremento è stato molto più contenuto per le revolving.

La nostra associazione, grazie anche alle preziose collaborazioni sul territorio, ha attivato uno sportello dedicato appositamente al prodotto REVOLVING.

Contattaci per un appuntamento, il nostro staff è a Tua disposizione.

CESSIONE DEL QUINTO DELLA PENSIONE INPS. ATTENZIONE AGLI INSOLUTI

Tanti pensionati che hanno optato per la rata massima, quindi per il quinto dello stipendio, si sono ritrovati con delle comunicazioni di sollecito di pagamento da parte della finanziaria per somme non previste.

Cerchiamo di sintetizzare quello che si verifica in questi casi.
L'I.N.P.S. versa mensilmente alle finanziare il quinto della pensione di mese in mese. Può verificarsi che, ad esempio per il pagamento di un acconto IRPEF o di altri conguagli, il calcolo del quinto diminuisca e quindi diminuisca conseguentemente l'importo che l'istituto versa alla finanziaria. Questo senza nessun obbligo di comunicazione.

E' proprio in questi frangenti che si verificano degli impagati anche considerevoli che, col trascorrere del tempo, maturano oneri ed interessi di mora. Somme non pagate che la finanziaria si attiverà a riscuotere con le procedure di recupero.

In parecchi casi la nostra associazione ha assistito dei tesserati che si sono trovati d'improvviso con delle somme impagate considerevoli che purtroppo, in questo periodo di crisi, hanno rappresentato una spiacevole sorpresa. 

Lo staff della nostra associazione si rende disponibile verso tutti quei pensionati che vogliono controllare la loro posizione e sistemare la loro posizione.