I genitori, quando mettono al mondo un figlio, sanno già che la loro vita non sarà più la stessa perché, da quel momento in poi, dovrà essere tesa alla cura incondizionata del bambino. I doveri del genitore, che iniziano con la nascita, non finiscono mai, neanche quando i figli crescono. Ma quali sono i doveri principali di un genitore? Innanzitutto quello di mantenere i propri figli assicurando loro una vita dignitosa, naturalmente sempre secondo le proprie possibilità. L’obbligo di mantenimento non si limita al mero sostentamento dei figli, ma alla loro evoluzione personale attraverso l’istruzione che il genitore dovrà assicurare ai figli nel rispetto delle loro capacità, inclinazioni naturali ed aspirazioni. Il dovere di mantenimento, in particolare:
1. consiste, in primo luogo, nel dovere di assicurare vitto, alloggio e spese primarie (tra cui quelle mediche e scolastiche) al minore;
2. e si estende, poi, anche al dovere di soddisfare tutti i bisogni necessari a consentire al figlio di vivere in maniera dignitosa nel contesto socio-economico in cui si trova (computer, sport, cultura, mezzi di trasporto, in base alle possibilità economiche dei genitori);
3. prescinde dall’età del figlio (minorenne o maggiorenne) ed, infatti, sussiste in favore dei figli non economicamente indipendenti anche qualora il rapporto sentimentale e/o di convivenza tra i genitori sia cessato;
4. perdura fino al momento in cui il genitore dimostra che i figli sono divenuti economicamente autosufficienti o sono stati avviati ad un’attività lavorativa con concreta prospettiva di indipendenza economica;
5. prescinde dall’esercizio della responsabilità genitoriale (per cui un padre che decade o è sospeso dalla responsabilità genitoriale continua ad avere l’obbligo di mantenere il proprio figlio).
Il genitore ha, poi, il dovere specifico (seppur già incluso nel dovere di mantenimento) di istruzione: i bambini hanno il diritto di essere istruiti nel rispetto delle proprie capacità, inclinazioni naturali e aspirazioni; ciò significa che i genitori non dovranno far completare loro soltanto il ciclo di studi obbligatorio, bensì anche quello facoltativo se le capacità e la volontà dei figli lo richiedono.
Al dovere di mantenimento e di istruzione si aggiunge il dovere di educare i propri figli (ovvero di insegnare loro il senso civico, le regole del senso comune, il rispetto dell’ambiente, della società e delle leggi) e di assisterli moralmente (ovvero ascoltarli, consolarli, dare consigli e partecipare alle loro gioie ed ai loro dolori). Se questi sono i doveri dei genitori posso denunciarli ogni volta che li violano? Certo che no! Vediamo allora quando è possibile denunciare un genitore.
Quando denunciare un genitore
La decisione di sporgere una denuncia è sempre molto delicata perché comporta la possibile condanna penale di un soggetto. Alcune volte si denuncia un amico, altre volte un parente; in occasioni più gravi si denunciano un figlio o un genitore e, spesso, si ignora che non sempre è possibile tornare indietro.
Se il reato per il quale viene presentata la denuncia è perseguibile d’ufficio (e non a querela di parte) non si può più fare nulla per impedire l’eventuale condanna. Chiarito, dunque, che non si deve mai presentare una denuncia a cuor leggero, soprattutto se è nei confronti di un genitore, è evidente che va assolutamente fatta se ciò che si vuole denunciare è davvero grave. In altre parole, se tuo padre (o tua madre) non è proprio come lo vorresti, se lavora troppo e non ti dedica sufficiente tempo, se ti sgrida anche quando tu pensi di avere ragione, se qualche volta ti punisce con uno schiaffo, non è il caso di pensare di farlo condannare e, magari, finire in carcere! Se, però, ti maltratta, nel senso che ti picchia con la cintura o torna ubriaco a casa e picchia te e/o tua madre, se usa toni offensivi che ti fanno sentire umiliato/a, non pensare che sia colpa tua e chiedi aiuto all’autorità giudiziaria con una denuncia. In questi casi puoi (anzi devi) denunciare il tuo genitore! Analizziamo ora (a titolo esemplificativo) qualche reato che un genitore può commettere nei confronti dei propri figli.
Se uno dei tuoi genitori ti maltratta usando nei tuoi confronti parole di disprezzo, non permettendoti di dormire, chiudendoti in una stanza per giorni o costringendoti a vivere in una casa in pessime condizioni igieniche, puoi denunciarlo per il reato di maltrattamenti in famiglia[1]. Allo stesso modo, puoi denunciare un genitore se, dicendoti che lo fa per il tuo bene, ti picchia esageratamente o con strumenti troppo dolorosi (come una cinghia o una cintura) per farti studiare: in questo caso, secondo la legge, commette il reato di abuso di mezzi di correzione [2]. Altro caso in cui è possibile sporgere querela è se uno dei tuoi genitori abbandona la casa in cui vivi e non contribuisce in alcun modo al tuo mantenimento; in questo caso puoi denunciarlo per violazione degli obblighi di assistenza familiare [3].
articolo di Sabina Coppola su "laleggepertutti.it"
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