La storia è semplice: Maria torna da un viaggio e scopre che dal suo conto corrente (durante il suo viaggio) è stata prelevata una somma di poco inferiore a 6.000 euro.
Allarmata sporge regolare denuncia per frode informatica certa di non aver mai fornito a terzi le credenziali di accesso al proprio profilo on line della banca.
Il Tribunale, dopo circa tre anni, si pronuncia a pieno favore dell'utente bancaria e condanna Poste Italiane SpA ad accreditare l'importo, oltre agli interessi ed alla rivalutazione monetaria e a sopperire alle spese legali e del consulente tecnico nominato dal giudice per gli accertamenti informatici del caso.
Siete in tanti ad essere vittime di frodi simili a quella descritta.
In molti casi si legge, anche in quotidiani locali e nazionali, che la banca cerca stragiudizialmente di chiudere il contenzioso con il riaccredito di metà della somma sottratta.
Senza entrare nei specifici casi il consiglio della nostra associazione è: FATEVI AIUTARE DAL NOSTRO STAFF e CONTATTATECI
A.E.C.I. FELTRE
Associazione Europea Consumatori Indipendenti
via Boscariz 3b - 32032 FELTRE
Fisso 0439 3000 30 - mobile 347 7421260
feltre@euroconsumatori.eu
Avete il diritto della restituzione della piena somma sottratta, maggiorata di interessi e di rivalutazione.
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