La
Cassazione, con sentenza n. 9172, depositata il 26 febbraio 2013,
ribaltando ciò che aveva deciso il giudice di merito, ha stabilito
che il colpo di sonno non è un evento che non si può prevedere
adoperando l’ordinaria diligenza e la comune prudenza, e per questo
motivi se dopo una giornata di duro lavoro, ti metti alla guida di
un’auto e causi lesioni personali ad altri, ne rispondi per lesioni
colpose e in ogni caso sei responsabile per l’incidente che causi.
Secondo la Cassazione infatti è facilmente prevedibile, dopo
una dura giornata di lavoro, la possibilità che ci si possa
addormentare al volante e di conseguenza causare gravi danni ad altre
persone o a cose. Nel valutare la responsabilità del guidatore, la
Corte ha considerato le condizioni psico-fisiche del
conducente, ovvero un muratore che si era messo alla giuda dopo che
aveva lavorato per tutta la giornata sotto il sole di Agosto. Quindi,
secondo la Cassazione, prima di assolvere il guidatore da una accusa
di responsabilità per l’incidente che provoca, il giudice di
merito dovrebbe valutare bene gli indizi che hanno causato la perdita
del controllo della macchina e valutarne la loro compatibilità con
un ipotesi di colpo di sonno piuttosto che un malore improvviso, al
fine di verificare la sussistenza della responsabilità da parte
del guidatore a tenere liberamente una condotta
irresponsabile, cosciente e volontaria escludendo così il caso
fortuito e non prevedibile della perdita di controllo del veicolo per
malessere improvviso e non prevedibile.
Articolo
a cura dell’avv. FLORIANA BALDINO del foro di Trani (BT)
esperta in diritto civile e tributario Per contatti scrivere
a: florianabaldino@gmail.com oppure
telefonare a 3491996463
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