La prima novità per l’Isee riguarda il nucleo familiare: anche il coniuge non separato, che risiede altrove, viene attratto nella “residenza unica” indicata dai due coniugi.
Per uscire dal nucleo familiare il soggetto deve avere figli con un’altra persona e deve versare assegni di mantenimento.
Le nuove regole inseriscono lo studente nella famiglia d’origine per il calcolo dell’Isee anche se abita fuori casa da almeno due anni, purché non sia titolare di un reddito superiore a 6.500 euro. La riforma dell’Isee cancella questo tetto. Un successivo decreto definirà la capacità di reddito dello studente che separa l’Isee dello studente da quello della famiglia di origine. Ovviamente, l’aggiornamento del limite indicherà una soglia più alta, dal momento che il suo scopo sarà quello di calcolare il “benessere” di un soggetto che si ritiene autonomo dal punto di vista economico.
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Articolo di Gianni Trovati, Il Sole 24 Ore del 24.01.13, pag. 7
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