Colpo di coda del governo Monti che ha varato la nuova “mini-patrimoniale”: tutti gli strumenti e i prodotti finanziari – fondi, polizze, azioni, obbligazioni, titoli di Stato e buoni fruttiferi postali – pagheranno, dal prossimo anno, un’imposta pari all’1,5 per mille del loro valore di mercato.
Un tempo le tasse venivano applicate sulle fonti di ricchezza; oggi, che di ricchezza ce n’è poca o non ce n’è per niente, si applicano sui risparmi faticosamente sottratti alle tasse. E lo fanno nel modo più incostituzionale che si possa immaginare. Vediamo perché.
Tale sistema viola la Costituzione per ben due volte: laddove stabilisce che le tasse vanno pagate da ciascuno in ragione della propria capacità contributiva e laddove stabilisce il principio diprogressività della tassazione [1].
[1] Art. 53 Cost.: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività“.
(articolo dell'.Avv.to Greco Angelo del 31/12/2012)
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