Segno della crisi energetica e del ricorso alle energie rinnovabili: anche secondo la giurisprudenza, i pannelli fotovoltaici sono ormai diventati elementi architettonici delle nostre città e spesso di impatto insignificante; pertanto non confliggono con l’eventuale vincolo paesaggistico cui sia sottoposto l’immobile su cui il pannello va montato.
Il Tar Veneto [1] ha così “condonato” il pannello fotovoltaico apposto sul tetto di una villetta unifamiliare in un ridente paesino di montagna, a pochi passi da un castello.
Evitiamo ipocrisie, sostengono i giudici: ormai il ricorso all’energia solare riduce l’inquinamento e le bollette della luce, oltre ad essere incentivata da leggi regionali e statali.
Bisogna aver unicamente cura di evitare che il pannello “trasformi” il contesto circostante e quindi non alteri la destinazione della zona.
[1] Tar Veneto, sent. 48/2012.
(WWW.LALEGGEPERTUTTI.IT)
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