Dal 1° luglio le cartelle di pagamento inferiori a 2 mila euro, relative ai ruoli resi esecutivi fino al 31 dicembre 1999, saranno annullate automaticamente [1]. Questo significa, in parole povere, che tutte le richieste di pagamento inviate da Equitalia ai contribuenti, e che si riferiscano a ruoli anteriori al 1999 fino a 2000 euro (comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni), saranno “condonate” e non dovranno più essere pagate.
C’è un solo caso in cui questa sorta Mdi “sanatoria” non si verifica e cioè nell’ipotesi in cui l’ente creditore, ritenendo che vi siano ancora fondate possibilità di riscuotere il credito, si attivi per salvare la cartella esattoriale, notificando al debitore un atto ingiuntivo, in modo da poter riprendere l’attività di riscossione. Una recente circolare del ministero dell’economia e delle finanze [2], infatti, ricorda agli enti titolari del credito per cui Equitalia agisce (v. Inps, Agenzia Entrate, ecc.), che vogliano evitare l’annullamento automatico delle suddette cartelle, di intervenire tempestivamente per interrompere il termine di prescrizione e far ripartire così una nuova procedura di riscossione.
In assenza di tale intervento, l’annullamento sarà automatico, anche se il credito era già oggetto di controversia giudiziale.
Nel caso di crediti oggetto di contestazione davanti al giudice, non sarà necessario procedere alla notifica di un ulteriore atto ingiuntivo, poiché, per tutta la durata del giudizio, la decorrenza dei termini di prescrizione è sospesa.
[1] È quanto previsto dalla legge di stabilità (l. n. 228/2012).
[2] Circolare n. 29 del 7 giugno 2013.
(www.laleggepertutti.it - Dott.ssa Monteleone Maria praticante avvocato)
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