venerdì 19 febbraio 2016

Equitalia: quando scade la cartella. Prescrizione

Subisce un’ulteriore smentita la tesi di Equitalia secondo cui la cartella esattoriale scadrebbe sempre dopo 10 anni. Non è così, e a dirlo è un’importante ordinanza della Cassazione di poche ore fa [1]. La prescrizione della cartella di pagamento dipende invece dal tipo tributo di cui si chiede il pagamento e, quindi, varia a seconda del caso concreto. Ecco tutte le possibili ipotesi.

5 anni. Tutte le volte in cui oggetto della pretesa esattoriale è un’imposta locale come la tassa sui rifiuti (Tari), l’Imu, l’Ici, la Tosap, un credito per contributi previdenziali dovuti all’Inps oppure una sanzione per violazione del codice della strada la prescrizione è quinquennale e il termine inizia a decorrere dal giorno della notifica della cartella esattoriale.

3 anni. Invece, nel caso in cui oggetto della cartella esattoriale sia il mancato pagamento del bollo auto (tassa di circolazione), la cartella “scade” dopo tre anni.

10 anni. Infine, nel caso di imposte sui redditi come l’Irpef, l’Ires e anche l’Irap e l’IVA, la prescrizione è di dieci anni. La prescrizione ordinaria di dieci anni scatta inoltre tutte le volte in cui Equitalia vanti un credito non in forza di una cartella esattoriale, ma di una sentenza. Si pensi al caso in cui, a seguito dell’accertamento, il contribuente abbia proposto opposizione e il giudizio sia terminato con una sentenza di rigetto.

Insomma, secondo la Suprema Corte, la cartella esattoriale non ha una scadenza sempre uguale, ma tutto dipende dal tributo che viene richiesto in pagamento e i cui estremi possono essere letti nel foglio di dettaglio contenuto all’interno del plico spedito da Equitalia. Ecco perché alla cartella la legge impone di essere chiara e trasparente, di indicare non solo gli importi e gli interessi, ma anche le causali, onde consentire al contribuente il controllo dei termini di prescrizione. Una volta decorso il termine (di 3, 5 0 10 anni, a seconda del caso) dalla notifica della cartella è infatti scaduto il credito che Equitalia pretende di riscuotere dal contribuente.

Non giova all’Agente per la riscossione sostenere che la cartella di pagamento è titolo esecutivo e dunque sarebbe applicabile la prescrizione ordinaria.
La prescrizione decennale non vale per le cartelle esattive adottate sulla base di procedure che consentono di prescindere dal previo accertamento sull’esistenza del titolo: si tratta di atti notificati al contribuente che non possono quindi essere considerati definitivi e ripetono invece dalla legge che le regola la loro legittimità sotto il profilo della tempestività della procedura di notifica al destinatario.

[1] Cass. ord. n. 20213/15 dell’8.10.2015.
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lunedì 1 febbraio 2016

USURA e limite di finanziabilità

Allo staff che si occupa di usura capita molto spesso di valutare operazioni di credito che risultano quantomeno poco ortodosse. Non solamente perché ricadono nella fattispecie dell’usura oggettiva, ma anche perché si riscontrano operazioni di mutui e di finanziamento utilizzati, magari anche oltre il limite di finanziabilità, e che hanno l’unico scopo di consolidare (e quindi chiudere) delle operazioni di credito precedenti.
Ci capita spesso di osservare che queste operazioni di credito, di fatto concesse quanto l’indicatore dello stress finanziario è già critico, ha l’unico scopo di creare garanzie fidejussorie ed ipotecarie alla banca e quindi compromettere ulteriormente la posizione dell’utente bancario.

Come uscire dal SOVRAINDEBITAMENTO (Legge 3/12)

La crisi ha messo in profonda difficoltà numerose famiglie che si sono trovate di fronte alla drammatica scelta di chiudere le proprie attività o di vedersi licenziare perché la ditta per la quale lavoravano ha chiuso oppure è entrata in profonda difficoltà. Ma questa crisi ha anche danneggiato imprenditori agricoli e piccoli artigiani che continuano a lavorare con profonde problematiche finanziarie…questa crisi sta violando la dignità delle persone e alcune di queste…soffocate da un becero meccanismo finanziario hanno deciso di togliersi la vita in un “attimo” di profonda amarezza.
Senza voler creare false aspettative e senza cadere nella mala informazione vogliamo aprire uno spiraglio alla speranza con lo sportello “LEGGE 3 | SOVRAINDEBITAMENTO”: la legge salva-suicidi, sconosciuta alla stragrande maggioranza degli italiani, concede ai privati (artigiani, agricoltori, commercianti, ecc.) in situazione di effettiva difficoltà economica, che quindi non sono in grado di ripagare i propri debiti nei confronti sia di Equitalia che delle banche, la possibilità di rivolgersi al Tribunale per ridefinire le posizioni debitorie.

Artigiani, agricoltori, commercianti… ma anche dipendenti pubblici e privati… contattateci se ritenete di voler uscire da una situazione debitoria soffocante.

RESTITUITI 10MILA EURO

Elda (ndf) è un’infermiera. Circa vent’anni fa, con una figlia allora piccola, si è separata dal marito che non ha mai versato un solo assegno di mantenimento. Ora la figlia ha finito di studiare ma per poterLe permettere una carriera si studio Elda ha rinegoziato, per ben otto volte, finanziamenti estinguibili mediate cessione del quinto e delegazioni di pagamento. Elda si è rivolta alla nostra associazione oramai “sfibrata” – e profondamente demotivata - per far valutare le operazioni di credito ed ora, dopo le contestazioni e le procedure civili arrivano per Lei le prime soddisfazioni, a suon di titoli bancari… ed ecco la restituzione dei primi 10mila euro che la finanziaria ha omesso di restituire nel corso del tempoElda (ndf) è un’infermiera. Circa vent’anni fa, con una figlia allora piccola, si è separata dal marito che non ha mai versato un solo assegno di mantenimento. Ora la figlia ha finito di studiare ma per poterLe permettere una carriera si studio Elda ha rinegoziato, per ben otto volte, finanziamenti estinguibili mediate cessione del quinto e delegazioni di pagamento. Elda si è rivolta alla nostra associazione oramai “sfibrata” – e profondamente demotivata - per far valutare le operazioni di credito ed ora, dopo le contestazioni e le procedure civili arrivano per Lei le prime soddisfazioni, a suon di titoli bancari… ed ecco la restituzione dei primi 10mila euro che la finanziaria ha omesso di restituire nel corso del tempo