giovedì 21 novembre 2013

Ha diritto al risarcimento chi subisce un’esecuzione esattoriale illegittima

Se Equitalia avvia un’esecuzione forzata nei confronti di un contribuente sulla base di un atto di accertamento illegittimo effettuato dall’Agenzia delle Entrate, quest’ultima può essere condannata al risarcimento del danno.
Quando, infatti, il giudice accerta, in capo all’amministrazione finanziaria, una responsabilità [1] per essersi ostinata in un procedimento palesemente infondato, l’Agenzia delle Entrate ne paga le conseguenze.
A dirlo è stata la Cassazione con una sentenza di ieri [2]. Nel caso di specie, l’Agenzia delle Entrate aveva iscritto ipoteca sull’immobile di una signora nonostante quest’ultima avesse disconosciuto in tribunale (con il procedimento detto “querela di falso”) la propria sottoscrizione apposta sulla dichiarazione dei redditi.
Stante la responsabilità dell’ente, è anche bene ricordare che esiste, per ogni attività della pubblica amministrazione rivolta nei confronti del cittadino, un soggetto, all’interno dell’ufficio stesso, chiamato “responsabile del procedimento”. Insomma, per ogni procedimento esiste sempre un funzionario a cui rivolgersi per chiarimenti e sporgere le proprie proteste. Quest’ultimo è obbligato ad attivare le procedure interne per lo sgravio in caso di atti illegittimi. In determinati casi, potrebbe anche scattare una responsabilità personale disciplinare.
Il nome del responsabile del procedimento è sempre indicato nell’atto amministrativo. Ogni destinatario di un accertamento può individuare tale soggetto leggendolo attentamente nei fogli che gli sono stati recapitati con la raccomandata.

[1] Cosiddetta responsabilità extracontrattuale.
[2] Cass. sent. n. 25855 del 18.11.2013.


(fonte: http://www.laleggepertutti.it)

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