domenica 30 settembre 2012

CATASTO... CHIUDONO GLI UFFICI PERIFERICI

Riportiamo testualmente l'articolo di Gianni Santomaso pubblicato sul Corriere delle Alpi il giorno 28 settembre 2012

"BELLUNO. «Dal 1° ottobre verranno chiusi gli sportelli catastali decentrati di Agordo, Mel, Feltre e Pieve di Cadore».

La notizia è arrivata ieri mattina sul tavolo dei presidenti delle Comunità montane Agordina, Feltrina e Valbelluna e del presidente del Consorzio Bim Piave. Sono questi, infatti, i soggetti gestori del servizio che hanno sottoscritto una convenzione con l'Agenzia del territorio per permettere agli operatori degli sportelli decentrati di collegarsi ai sistemi dell'agenzia stessa. «Finora», dicono i presidenti delle Cm, Luca Luchetta, Ennio Vigne, Roberto Maraga, e quello del Consorzio, Giovanni Piccoli, «come enti gestori abbiamo garantito, con sforzi logistici e economici (i quattro uffici costano al Consorzio Bim 70mila euro l’anno), un servizio prezioso apprezzato da istituzioni e cittadini. Solo nell’anno 2011, infatti, questi sportelli catastali decentrati hanno avuto 2.778 richieste di documenti, raggiungendo l’obiettivo di semplificare e snellire le interazioni tra cittadini, imprese e pubblica amministrazione, in un’ottica allineata alle esigenze di spending rewiev».
Aperti nel 2011, i quattro sportelli hanno effettuato 15.588 pratiche tra visure, estratti mappa e volture (3.946 ad Agordo, 3.461 a Feltre, 2.562 a Mel e 5.345 a Pieve di Cadore). «Spiace constatare», aggiungono i rappresentanti degli enti gestori, «come gli uffici centrali dell’Agenzia delle Entrate abbiano sospeso, in attesa di una nuova (peraltro onerosa) convenzione, un servizio efficiente e tecnologico, in grado di mettere in connessione una rete territoriale a costi zero, evitando inutili dispersioni di investimenti».
La notizia della chiusura degli sportelli ha colto di sorpresa i sindaci dei comuni interessati che avevano affrontato il problema nelle recenti assemblee di vallata del Bim e che speravano in una pronta soluzione. «La settimana scorsa», dice il sindaco di Mel, Stefano Cesa, «avevo mandato una lettera a Maraga e a Piccoli affinché si attivassero in tutte le maniere per non accettare la chiusura degli sportelli. Perché è vero che c'è l'informatizzazione del catasto, ma tale servizio vale solo per i professionisti e invece a Mel il 90% degli utenti è costituito da privati che non dispongono del servizio on-line. La chiusura», continua Cesa, «è una grave perdita non solo per Mel, ma anche per Lentiai, Trichiana e Limana. Bisognerà trovare una soluzione diversa, ma ci deve comunque essere la consapevolezza da parte dell'Agenzia del territorio che questi sportelli snelliscono le pratiche che dovrebbe fare l'ufficio centrale: quindi l'Agenzia stessa potrebbe venire incontro con il personale che oggi è a carico del Bim».
Anche il sindaco di Pieve di Cadore si dice amareggiato della notizia, ma è convinto che una soluzione si troverà. «Gli sportelli», spiega Maria Antonia Ciotti, «danno un grande servizio non solo a Pieve. D'altronde qui ci stanno depauperando di tutto. Peccato. Penso però che la chiusura sarà solo temporanea e che il servizio verrà riaperto a breve, magari riproponendolo in una nuova versione. Altrimenti ci tocca andare a Belluno». Della questione, e delle sue possibili soluzioni, si parlerà nell'assemblea generale del Consorzio dei Comuni di oggi. «L'obiettivo», dicono i gestori, «è garantire la permanenza di questi servizi fondamentali in un territorio morfologicamente complesso come quello bellunese»."

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