lunedì 21 ottobre 2013

Buche sulla strada: rimedi in caso di danni all’auto e alle persone

Quel che di più osceno vi è nella gestione dei soldi da parte delle amministrazioni locali è la incoerente e contraddittoria distribuzione delle risorse: se non passa primavera senza festival, concerti e sagre cittadine, non esiste neanche inverno in cui le strade non si costellino di insidiosissime fosse, spesso causa di incidenti mortali. 

Così è difficile trovare un conducente che non sia mai incappato in una buca sulla strada, spaccando almeno una gomma. E poiché le cose, se possono andare male vanno sempre peggio, l’imprevisto avviene sempre nelle giornate di pioggia. Il vademecum del bravo automobilista lo trovate nel libretto di istruzioni che vi ha dato la concessionaria: lì troverete come sostituire la gomma, usare il crick o, eventualmente, per le auto più evolute, arrivare a casa solo con tre ruote. Nessuno, però, vi ha spiegato come comportarvi per sbrigare la “pratica di risarcimento”. 

E così, vi tocca andare dall’avvocato. Ma potrebbe essere troppo tardi: perché, non essendo esperti di legalità, al momento dell’incidente avete tralasciato di raccogliere le prove del danno. Tornare indietro nel tempo, ormai, è impossibile e il rischio di costruirsi prove fasulle è dietro l’angolo. 

Così ecco sei semplici consigli da stampare e conservare insieme al libretto di circolazione, per ogni evenienza. 
1. fate fotografie del manto stradale 
Non dite che avete dimenticato la macchina fotografica! Oggi i cellulari fanno anche questo ed altro. Quindi, fatevi tenere l’ombrello da qualcuno e cominciate a scattare foto a più non posso. Sarà necessaria una panoramica generale della strada (in modo da individuare l’area urbana o extraurbana ove si è verificato il danno); una o più al preciso segmento di asfalto interessato dalla fossa; una alla ruota dell’auto che si è rotta e agli ulteriori ed eventuali danni (paraurti caduto, marmitta rotta, ecc.). 

2. Chiamare le autorità 
Se la fossa è particolarmente profonda ed insidiosa, sarà il caso di chiamare le autorità: la stradale, in genere, non arriva se non vi sono danni a persone. Ma se la fossa rischia di creare un serio pregiudizio al traffico, si potrebbe ottenere un intervento. L’arrivo delle forze dell’ordine garantisce la redazione di un verbale che è atto pubblico e che farà piena prova in caso di giudizio contro il proprietario della strada. 

3. La ricerca dei testimoni 
Se non eravate soli in auto, avete già il testimone che vi assicurerà la vittoria della causa. Diversamente, sarà bene scendere dall’auto e chiedere la disponibilità di qualcuno, meglio se ha visto la scena (solo in questo caso, infatti, si potrà dimostrare il rapporto di causa/effetto tra la buca e il danno). 

4. Andate al pronto soccorso 
A questo punto, se vi siete fatti male (avete sbattuto la testa, subito un contraccolpo, se vi siete ammaccati la spalla) è sempre meglio recarsi al pronto soccorso per ottenere, anche in questo caso, una certificazione medica che attesti lo stato di salute e il danno alla persona. Ciò sarà necessario per ottenere l’ulteriore liquidazione del danno. 

5. Il preventivo o la fattura 
Sarà utile, ai fini della quantificazione del risarcimento, farsi rilasciare un preventivo per la riparazione del mezzo. Andate, quindi, dal vostro meccanico di fiducia e fatevi firmare un’attestazione della presumibile spesa necessaria per riportare a nuovo l’auto. Se, invece, avete già provveduto alla riparazione, dovrete necessariamente conservare la fattura. 

6. Inviate la raccomandata con tutti gli allegati 
A questo punto potrete richiedere il risarcimento del danno all’ente responsabile della manutenzione stradale (per le strade urbane è il Comune; per le autostrade è l’Anas). È necessario, a tal fine, inviare una diffida, in cui farete riferimento al luogo, alla data e alle modalità del sinistro. Allegate le fotografie che rappresentino sia la buca sulla strada nonché i danni subiti alle cose. In caso di danni alle persone, bisognerà inviare anche il certificato medico. Se sul luogo è intervenuta la pattuglia, bisognerà darne menzione nella diffida. Alcuni enti pubblici richiedono che venga allegata anche una dichiarazione scritta (con copia di documento di identità) da parte dei testimoni intervenuti. 

La richiesta di risarcimento dei danni va spedita a mezzo di lettera raccomandata a.r.. 

In genere, è comunque consigliabile rivolgersi a un avvocato per valutare opportunamente la fondatezza e l’entità della richiesta

(articolo di www.laleggepertutti.it)

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