domenica 4 novembre 2012

DETRAZIONE MUTUO PRIMA CASA ANNULLA GLI ALTRI SCONTI IRPEF


Detrazione mutuo prima casa mangia le altre detrazioni fiscali, per effetto dei tagli con la legge di stabilità 2013. Chi ha accesso un mutuo per l’acquisto della prima casa, grazie ai tagli  del DDL stabilità, non usufruirà di nessun’altra detrazione fiscale. Gli interessi passivi sul mutuo prima casa, di cui è possibile godere della detrazione fiscale mangeranno letteralmente tutte le altre detrazioni fiscali di cui il contribuente potrebbe godere. Vediamo perchè.


Legge di stabilità 2013: nuova disciplina sulle detrazioni fiscali

Volendo ricordare a grandi linee le novità introdotte con la legge di stabilità 2013, per quei contribuenti che abbiano un reddito superiore a 15.000 euro, è stata introdotta una franchigia di 250 euro per la maggiore parte delle deduzioni fiscali, disciplinate all’art. 10 TUIR e detrazioni fiscali, ai sensi dell’art. 15 TUIR, per cui si ha diritto ad una detrazione Irpef al 19%. In più si prevede per le detrazioni fiscali un limite massimo di 3.000 euro di spesa. In soldoni, ciò significa che i contribuenti con un reddito superiore ai 15 mila euro lordi  possono detrarre spese superiori solo ai 250 euro, nel limite massimo totale di 3 mila. Ma in pratica la quota effettiva che fa scendere l’Irpef si ferma al 19% di quel nuovo tetto, ovvero 570 euro. Facendo un rapido calcolo il tetto massimo di 3mila euro di spesa è davvero esiguo.

Detrazione mutuo prima casa: come cambia

Per ciò che concerne la detrazione mutuo prima casa, volendo fare una differenza con il passato, i contribuenti che hanno acceso un mutuo per l’acquisto prima casa, potevano detrarre gli interessi passivi su questo mutuo al 19% con un tetto di 4 mila euro. Dunque 760 euro al massimo. Con la legge di stabilità 2013 si cambiano le carte in tavola. Ora il tetto si abbassa di mille euro, entra la franchigia di 250 e dunque la detrazione scende a 570 euro. Perdita secca: 190 euro. Il punto però è un altro. Il nuovo tetto di 3 mila euro non riguarda i soli mutui, ma è il limite totale che non può essere superato per tutte le spese che la legge consente di detrarre al 19%. Ecco allora che il danno effettivo per le famiglie è molto più esteso. Se per ora, le spese sanitarie sono  esentate dal tett, per le altre spese non c’è chance, se la famiglia paga il mutuo per l’acquisto prima casa.
Detrazione mutuo prima casa si “mangia” gli altri sconti Irpef. Un piccolo spiraglio sembra averlo aperto il Governo, quando ammette la possibilità di cambiamenti in sede di passaggio in Parlamento della legge di stabilità 2013. Staremo a vedere.


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