lunedì 15 ottobre 2012

PAY TV: PROBLEMI...CHE FARE

Siamo stati contattati da numerosi consumatori che lamentano il protrarsi di problemi con le PAY TV (Sky e Mediaset Premium): poca trasparenza dei costi, disdette impossibili, attivazione di servizi mai richiesti...

Tutti lamentano un servizio clienti semplicemente ed eufemisticamente imbarazzante: stiamo parlando dei servizi clienti di colossi aziendali, che vantano un paniere di clienti che supera abbondantemente gli otto milioni, in cui gli operatori volutamente ignorano i diritti dei consumatori accampando o solo menzionando procedure interne aziendali che, manco a dirlo, hanno come unico risultato quello di far cadere nel vuoto il reclamo del consumatore.

Consigliamo agli utenti di non demoredere e di non soccombere a procedure che sembrano create ad hoc per non risolvere le problematriche della clientela; li invitiamo a scrivere una lettera di diffida o di messa in mora con raccomandata a/r mettendo in conoscenza l’Antitrust. Solitamente a questo punto iniziano ad ascoltare le richieste del consumatore.

Alcune particolarità
A. Se avete accettato l’offerta di abbonamento a un pacchetto di canali tv che ti hanno fatto al telefono, a domicilio, per strada oppure online, ma avete cambiato idea, potete ripensarci senza alcuna spesa ENTRO 10 GIORNI dalla conclusione del contratto: è sufficiente mandare una raccomandata con ricevuta di ritorno all’indirizzo del fornitore.
B. Se volete disdire l’abbonamento prima che scada devete pagare le spese vive sostenute dall’operatore per la disattivazione del servizio (si aggirano attorno a qualche decina di euro). Attenzione: NON POSSONO ESSERE APPLICATE PENALI PER IL RECESSO ANTICIPATO.
C. Se non comunicate la DISDETTA (con raccomandata completa di ricevuta di ritorno) nei tempi e modi previsti dal contratto, l'abbonamento alla pay tv si rinnova in automatico. Ricordate che il preavviso richiesto non può superare i 30 giorni e la disdetta deve essere senza spese. Se, invece, volete recedere in anticipo rispetto alla scadenza potete farlo pagando le spese vive per la disattivazione del servizio. NON POSSONO ESSERE APPLICATE PENALI PER IL RECESSO ANTICIPATO.
D. Se ricevete una richiesta di pagamento per un abbonamento che avete disattivato, è necessario formulare formale diffida (manco a dirlo con raccomandata completa di ricevuta di ritorno oppure con PEC) per far cessare le illecite richieste di pagamento. In questo modo si ha anche una prova da usare nel caso in cui l’operatore non demorda e si debba ricorrere alle procedure di conciliazione previste dalla legge.
E. Se state subendo un disservizio perché state pagando l’abbonamento, ma il segnale è disturbato e non riesci a ricevere alcuni canali o il servizio non è ancora attivo, puoi chiedere all’operatore di agire per risolvere il problema. Invia una lettera di MESSA IN MORA in cui stabilite anche un termine (non inferiore 15 giorni) per l’adempimento.
La conciliazione è obbligatoria Se proprio l'utente non riesce a far valere i prorpi diritti ricordatre che dovere ricorrere, prima di adire alla giustizia ordinaria, esperire al tentativo obbligatorio di conciliazione attraverso il Co.Re.Com. (Comitato regionale per le comunicazioni) competente della tua regione - ovvero attraverso un  diverso organismo di mediazione iscritto al Registro degli Organismi di Mediazione tenuto presso il Ministero di Giustizia - che deve cercare di far raggiungere alle parti un accordo.
Infatti, solo dopo il tentativo del Co.Re.Com. è possibile portare la lite davanti al giudice civile dove si può chiedere anche il risarcimento del danno.

Nessun commento:

Posta un commento