venerdì 5 ottobre 2012

TASSA SUI RIFIUTI: LA DIREZIONE DELLE ENTRATE NON DEMORDE

Torniamo a parlare della Tassa sui rifiuti e, in particolare, dell’Iva che molte aziende del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti fanno pagare, a nostro avviso, ingiustamente.
Il problema c’è. Esiste ed inutile negarlo. Nonostante la "tassa sulla tassa" sia stata dichiarata illegittima dalla Corte costituzionale, la Direzione delle Entrate insiste con i Comuni perché l'importo della Tia sia caricato anche dell'Iva e respinge i ricorsi dei contribuenti.
È dunque un problema di convenienza, o meglio, è un problema governativo.
Il cittadino che, in questo momento, prova a fare ricorso, si ritroverà ad aver speso inutilmente dei soldi senza aver raggiunto l’obiettivo.
 
LA SOLUZIONE
In questo paese dove l’illegalità è talmente diffusa che si trova anche nei meccanismo dello Stato le soluzioni rimangono improbabili. Come fu la battaglia sull’iva del consumo del gas, anche questa rischia di diventare una battaglia di Pirro.
A.E.C.I. continuerà da un lato a consigliare di non imbarcarsi in contestazioni che, allo stato attuale, rappresentano un inutile aggravio di spesa ma, al tempo stesso, continueremo a chiedere la soluzione a chi rappresenta l’unico soggetto in grado di risolvere il problema, il governo.
L’IVA sui rifiuti rimane una vicenda che, qualora ce ne fosse bisogno, è il quadro rappresentativo del Paese Italia. Un paese pieno di contraddizioni che vive nella cultura dell’illegalità, illegalità che è talmente diffusa da essere radicate, in parte, anche nello Stato

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