venerdì 25 gennaio 2013

SPESE BANCARIE

Bankitalia fa sape­re in questi giorni che i costi dei conti correnti sono scesi. “Scende ancora, per il terzo anno di fila, la spesa media sostenuta per gestire un conto corrente: nel 2011 abbiamo speso 105,7 euro, quattro euro in meno rispetto ad un anno prima”. Vista così sembra proprio una buona notizia secondo l’indagine condotta da Bankitalia la quale aggiunge che “la contrazione della cifra sostenuta deriva dalla riduzione dei canoni e dalle minori spese per le singole operazioni, non dalla minore operatività dei clienti (come accaduto lo scorso anno)”. Noi di AECI non siamo dello stesso avviso dal momento che le notizie di cui siamo in possesso dicono l’esatto contrario e cioè che i conti correnti a fine anno saranno gravati di nuovi costi. Un esempio che avvalora le nostre tesi ci viene dato dai clienti di Veneto Banca che si sono visti recapitare una informativa dall’Istituto di Credito recitante “aumento delle spese forfettarie annue a 50 Euro a seconda sia utente privato con giacenza X, utente privato con giacenza Y, utente privato con giacenza Z o impresa”. La lettura corretta di questo comunicato è che il conto corrente costerà tanto quanto prima più altri 50 Euro. Un funzionario di Veneto Banca, da noi contattato per avere chiarimenti sull’informativa, ci ha risposto che l’applicazione di questa ulteriore spesa è più che lecita poiché lo prevede e lo permette il TUB. 

Noi di AECI riteniamo che questo nuovo aggravio unilaterale di spese sia ingiustificato e perciò vogliamo far sentire la nostra voce di netto dis­senso sulle argomentazioni sia di Veneto Banca in primis che dei vari altri Istituti di Credito che hanno adottato questo mal tollerato “modus ope­randi”. A fronte di quanto sopra esposto l’AECI invita tutti i correntisti sia di Veneto Banca e sia di altre Banche a far sentire la loro voce di di­saccordo e di dissenso e li consigliamo di rivol­gersi allo sportello della nostra associazione per avere la necessaria tutela.

La sentenza della Cassazione Penale n.46669 del 19 dicembre 2011 ha stabilito i seguenti principi:
1- le circolari della BANCA D’ITALIA non sono fonte di diritto primaria e non possono derogare le leggi. Esse non hanno valore ai fini dell’interpreta­zione della legge sull’usura bancaria.
2- la decorrenza del nuovo calcolo dei tassi soglia previsti dal decreto legge 70/2010 ha inizio dal mese di maggio 2010, e non può essere retroattiva.
Vuol dire che il nuovo calcolo del tasso soglia tri­mestrale determinato con la seguente formula:
tasso medio+25%+4 punti (che sostituisce il vecchio tasso medio+50%) si applica esclusivamente dal mese di maggio 2010 e non per gli anni pregressi.
3- anche i PRESIDENTI delle banche sono respon­sabili degli eventuali tassi usurari applicati alla clientela.
4- le banche devono comunque risarcire i danni nei confronti dei correntisti ai quali sono stati applicati tassi di usura, anche quando non è stato individuato il colpevole (reato soggettivo), in quanto il reato (cosiddetto “oggettivo”) esiste.

Per semplice assistenza o una vera e propria consulenza non esitate a contattarci al 347 74 21 260 oppure al nostro indirizzo mail feltre@euroconsumatori.eu

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