sabato 2 marzo 2013

Il Progetto AECI Feltre sbarca nel nostro territorio grazie all'associazione "Le Tate delle Vette"


Uno dei problemi principali delle donne che partoriscono un figlio è quello di mantenere il posto di lavoro. Il progetto dell’associazione “Le tate delle Vette”, presentato al casel di Fastro giovedì sera, offre una soluzione sul territorio, mettendo le mamme nelle condizioni di andare al lavoro serenamente, sapendo che il loro bene più prezioso è custodito da una tata adeguatamente formata che si prende cura a casa propria del loro bambino. L’idea che ricorda l’attività delle tagesmutter in Trentino è stata sposata dall’Associazione europea consumatori indipendenti di Feltre, presieduta da Orietta Sacchet, ed è stata appoggiata dagli amministratori locali.
A legare Natalia, Mara e Lidia, le tre fondatrici di “Le tate delle Vette”, è stata l’esperienza dell’asilo in famiglia, cominciata nel 2006 con il corso “Mamme in rete”, per supplire alla mancanza di assistenza infantile vissuta peraltro personalmente sul territorio. Per loro questa attività, per certi versi tradizionale, si pone come «una sfida», «un qualcosa di nuovo sul territorio» (Lidia), «uno spiraglio in un mondo che soffoca le donne» (Orietta). Svolgono il loro servizio rispettivamente a Sovramonte, Arsiè e Feltre. Rispetto agli asili pubblici e privati, le tate accolgono in casa bambini dai 0 ai 14 anni, fino a un massimo di sei per la fascia d’età fra i 0 e i tre anni e fino a un massimo di otto per la fascia d’età successiva. Inoltre gli orari sono flessibili e adattabili alle esigenze dei genitori e, al contrario delle rette degli istituti, anche i prezzi lo sono.
Le tariffe orarie vanno da un massimo di cinque euro per orari particolari e giorni prefestivi e festivi ad un minimo di tre euro. La tariffa comprende il lavaggio del pannolino per i più piccoli, ma non il pasto che costa due euro. Esistono quattro menù settimanali, diversi per ciascuna stagione, approvati da un pediatra dell'ospedale di Feltre, con la possibilità di variare i piatti se i bambini soffrono di allergie e intolleranze alimentari.
«Il bambino viene accudito secondo le sue esigenze in un ambiente familiare nel quale interagisce con bambini di età diverse», spiegano le tate. «Portiamo avanti un progetto educativo che non è standardizzato, in un ambiente familiare sicuro e a misura di bambino».
Per informazioni: letatedellevette@libero.it, 3400699254 (Mara), 3498334520 (Natalia), 3386215744 (Lidia).


(FONTE: IL CORRIERE DELLE ALPI - articolo di Anna MINAZZATO del 24/02/2013;
link: http://corrierealpi.gelocal.it/cronaca/2013/02/24/news/ai-bambini-adesso-ci-pensa-la-tata-1.6598182)

Nessun commento:

Posta un commento