domenica 10 marzo 2013

IMU sull’abitazione principale: come pagare meno

Ormai è noto che per l’abitazione principale (l’abitazione in cui si risiede anagraficamente e si dimora abitualmente) l’aliquota IMU è ridotta dello 0,4%; essa inoltre può essere aumentata o diminuita dello 0,2% dal Comune.
 
È prevista anche una detrazione di 200 euro fino alla concorrenza dell’ammontare dell’imposta; ciò significa che se l’imposta dovuta è uguale o minore a 200 euro non si deve pagare nulla. Tale detrazione deve essere suddivisa tra tutti i proprietari in parti uguali se l’immobile è adibito ad abitazione principale e si applica solo ai mesi durante i quali l’immobile è stato effettivamente destinato ad abitazione principale: ad esempio, se l’immobile è utilizzato per 6 mesi su 12 come abitazione principale, spetterà la detrazione IMU solo per i 6 mesi.
Come per l’anno 2012, anche per l’anno 2013 è prevista per l’abitazione principale una maggiorazione della detrazione di 50 euro per ogni figlio minore di 26 anni (fino ad un massimo di 8 figli e quindi fino ad un massimo di 400 euro) che risiede e dimora abitualmente nell’abitazione principale. Tale detrazione si applica anche se il figlio lavora ed ha quindi un reddito proprio.
L’abitazione principale situata in luogo diverso dalla residenza anagrafica non paga l’Ici a patto che tale luogo costituisca la dimora abituale.
Le agevolazioni descritte si applicano a una sola unità immobiliare sulla base delle certificazioni catastali. Pertanto, se l’abitazione risulta accatastata come due unità immobiliari distinte, sarà necessario unire le due particelle per godere dell’agevolazione sull’intera abitazione.
Inoltre, nel caso in cui i coniugi abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi, ma situati nello stesso Comune, le agevolazioni per l’abitazione si applicano a un solo immobile.
Se invece i coniugi dimorano e risiedono anagraficamente in Comuni diversi, le agevolazioni spettano a entrambi.
Invece, il figlio che dimora e risiede anagraficamente in un altro immobile posto nello stesso Comune, forma un nuovo nucleo familiare e ha diritto alle agevolazioni.
Le agevolazioni previste per l’abitazione principale non si applicano nel caso in cui l’immobile sia stato concesso in uso gratuito e utilizzato come abitazione principale da un familiare grazie ad uno contratto di comodato. In tal caso, per aver diritto alle agevolazioni, sarà necessario costituire a favore del familiare il diritto di usufrutto o di abitazione. In questo modo sarà lui, quale usufruttuario, a pagare l’IMU e avrà diritto alle agevolazioni se vi sono i presupposti (residenza anagrafica e dimora abituale).

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