venerdì 15 febbraio 2013

AGENZIA DEBITI, LA DOPPIA BEFFA

Agenzia Debiti, la doppia beffa

di Federico Formica
 
Il fallimento della debt agency più chiacchierata degli ultimi mesi rischia di mettere in ginocchio molte famiglie italiane, che in alcuni casi hanno sborsato migliaia di euro per far chiudere un debito o evitare un pignoramento. E ora si prospetta anche l'incubo disoccupazione per oltre 200 dipendenti
(30 gennaio 2013)
L homepage del sito di Agenzia Debiti
Doveva aiutare i consumatori a chiudere i debiti con banche, finanziarie ed Equitalia. Invece è stata proprio Agenzia Debiti a portare i libri in tribunale. Un paradosso che farebbe sorridere, se non fosse che il fallimento della debt agency più chiacchierata degli ultimi mesi rischia di mettere in ginocchio molte famiglie italiane, che in alcuni casi hanno sborsato migliaia di euro per far chiudere un debito o evitare un pignoramento. Adesso è iniziata la corsa contro il tempo: entro il 25 marzo chi ha pagato con bonifici, assegni o cambiali la società fallita dovrà presentare l'istanza di ammissione al passivo presso il tribunale di Milano. Altrimenti rischia di non rivedere mai più i soldi versati.

Agenzia Debiti è fallita il 30 novembre 2012. Nella sede di Milano non risponde più nessuno e le mail che abbiamo mandato alla responsabile della comunicazione sono tornate indietro. Ma se la bancarotta è recente, la storia è nota da tempo. Già dai primi mesi del 2012, infatti, molte associazioni di consumatori hanno denunciato la spregiudicatezza dell'azienda. Che prometteva di ridurre i debiti fino al 70% grazie al lavoro di mediazione di avvocati "con anni di esperienza e ottimi rapporti con il mondo delle banche", come recitavano gli addetti al call-center. I clienti venivano munti fin da subito: Agenzia Debiti chiedeva 390 euro solo per aprire la pratica e fare le visure, sulla base dei documenti che lo stesso cliente spediva con un plico. A seconda dell'entità del debito la parcella ammontava fino a diverse migliaia di euro da pagare in anticipo. C'è chi ne ha versati anche 10.000.

Ma c'è dell'altro. Come denunciato da molti consumatori e da un ex dipendente, spesso Agenzia Debiti consigliava ai clienti di non onorare le rate di un finanziamento, in modo da arrivare alla procedura del saldo e stralcio. Funziona così: se un debitore viene considerato inaffidabile dal creditore, il suo debito viene venduto– a prezzo stracciato – a una società terza, che si accolla il rischio di non rivedere più quei soldi e, quindi, tartassa il debitore con lettere e telefonate. Qui interveniva Agenzia Debiti che trattava con la società terza (detta anche società di factoring) al posto del debitore. Per questa mediazione il cliente pagava una cifra tra il 5 e il 15% del debito iniziale. Nel frattempo, però, entrava anche nel registro dei cattivi pagatori, azzerando le possibilità di ottenere prestiti in futuro.

Creditori o debitori? Ora la palla passa al tribunale di Milano. Il prossimo appuntamento è fissato per il 24 aprile, quando si terrà l'udienza di verifica dei crediti. Ma c'è un altro paradosso: ad oggi i consumatori rimasti con il cerino in mano non hanno alcun diritto. Anzi, sono debitori anziché creditori di Agenzia Debiti. Perché hanno firmato un contratto che li ha impegnati a versare una somma in cambio di un servizio. Il giudice delegato Irene Lupo è attesa da un compito delicatissimo: valutare caso per caso e stabilire se i contratti firmati erano delle truffe o, semplicemente, non sono stati onorati. Decidere, cioè, se i clienti caduti nella rete di Agenzia Debiti hanno diritto a riavere i propri soldi oppure no.

"La mole di lavoro è enorme, stiamo ancora mettendo in ordine tutte le carte. Consiglio ai clienti di rivolgersi alle associazioni di consumatori per tutelarsi" spiega a l'Espresso l'avvocato Luigi Carlo Ravarini, curatore fallimentare, "Sempre che il giudice li riconosca come creditori, per i clienti sarà difficile riavere le somme versate. La situazione di Agenzia Debiti è molto grave. Ad ogni modo, se non si presenta la richiesta di ammissione al passivo entro il 25 marzo ci si preclude anche questa possibilità".

Lavoratori a spasso. Agenzia Debiti ha seguito lo stesso destino di Baldini & Partners, la società che dall'agosto 2011 ha gestito il marketing e soprattutto le attività del call center, il vero core-business della debt agency. La B&P è fallita il 26 ottobre 2012 e i vertici della società sono stati arrestati a settembre. Il Pm milanese Stevano Civardi ipotizza per l'avvocato Mariano Baldini l'associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta e al riciclaggio di denaro. Insieme ad altre quattordici persone avrebbe protetto denaro proveniente anche da famiglie camorriste.

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