martedì 12 febbraio 2013

CRIF: QUANDO SI VIENE SEGNALATI NEL SISTEMA DELLE INFORMAZIONI CREDITIZIE?


Quando si viene segnalati nelle banche dati di CRIF?Nel Sistema di Informazioni Creditizie (SIC) gestito da CRIF vengono segnalate solo operazioni di finanziamento richieste o erogate dalle banche o società finanziarie che partecipano al sistema.
Le operazioni di finanziamento che vengono segnalate sono: mutui, prestiti, carte di credito, leasing, fidi di conto corrente. Queste operazioni possono far capo a persone fisiche o imprese.
La segnalazione in CRIF dunque avviene non perché vi sia un ritardo nei pagamenti, ma semplicemente perché sia stato richiesto e/o erogato il finanziamento.

In CRIF risultano i protesti di assegni?
Il mancato pagamento di un assegno non provoca la segnalazione sul SIC. Da ciò deriva solo il protesto e la sanzione irrogata dalla Prefettura. Ma tutto ciò non ha nulla a che fare con CRIF, nella cui banca dati il protesto non viene inserito.

Si viene automaticamente segnalati nelle banche dati di CRIF con la richiesta del finanziamento?
Affinché una richiesta di finanziamento o un finanziamento già erogato venga segnalato nel SIC di CRIF è necessario che il consumatore abbia prestato il proprio consenso a tale comunicazione.
Di solito il consenso viene raccolto dalla banca o dalla società finanziaria già in fase di istruttoria del finanziamento (il consenso viene prestato dal consumatore che firma i moduli forniti dal dipendente della banca).

Le segnalazioni di informazioni negative – come i finanziamenti con ritardi nei pagamenti – non richiedono invece per la segnalazione al SIC la raccolta del consenso. Quindi, in tali casi, si è automaticamente iscritti nel SIC di CRIF senza bisogno dell’autorizzazione del consumatore.

Nel caso di finanziamenti facenti capo ad imprese, il consenso per la segnalazione al SIC non è mai necessario, ma l’impresa deve avere preventivamente ricevuto l’informativa per il trattamento dei dati personali.

Può il cliente della banca rifiutarsi di prestare il proprio consenso, all’atto della concessione del finanziamento, alla segnalazione in CRIF?
Il consumatore è libero di non prestare il consenso ma la banca potrebbe decidere di declinare la richiesta di prestito a causa della impossibilità di valutare il merito di credito. Sotto questo profilo è  necessario considerare che il Decreto legislativo n.141 del 2010 – di attuazione della Direttiva europea relativa ai contratti di credito ai consumatori – richiede espressamente che gli istituti di credito verifichino il merito di credito prima di concedere un qualunque finanziamento, ricorrendo anche alla consultazione di banche dati pertinenti tra cui rientra il SIC.

Che succede in caso di fidejussori?
Di solito la segnalazione nel SIC riguarda non solo il richiedente dell’operazione di finanziamento ma anche eventuali coobbligati o garanti, sempreché questi abbiano fornito il proprio consenso alla comunicazione dei dati al SIC.

Ogni quanto vengono aggiornati i dati in CRIF?
L’aggiornamento delle segnalazioni avviene di norma su base mensile. Nel caso di finanziamenti erogati, la banca o la società finanziaria invia al SIC informazioni sull’andamento dei pagamenti, importo del debito residuo e delle rate da pagare di tali finanziamenti, ecc.

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