mercoledì 27 febbraio 2013

MUTUO SIMULATO O MUTUO DI SCOPO


La maggior parte delle volte in cui parliamo di que­st'argomento con i nostri tesserati ci sentiamo chiedere: ma di cosa stiamo parlando?
Siamo nella fattispecie in cui viene simulato un mutuo fondiario, utilizzando la provvista per fi­nalità diverse da quelle previste dal nostro ordi­namento; una situazione espressamente vietata dal nostro ordinamento eppure praticata abitual­mente da molti istituti bancari.


Cerchiamo di fare chiarezza con un esempio pra­tico in cui chiamiamo in causa il Sig. Mario Ros­si (nome di pura fantasia).

Mario Rossi, imprenditore, aveva fra fido in con­to corrente, anticipo fatture... oltre trecentomila euro garantiti solamente dalla firma dell'impren­ditore che disponeva di beni terzi non posti a ga­ranzia dello scoperto. Tutto andava a gonfie vele e la banca lo cercava per proporgli denaro.

Si trattava comunque di somme concesse a RE­VOCA ovvero affidamenti nati in un giorno cer­to e con un termine incerto.

Un giorno al Sig. Rossi arriva una raccomandata che gli intima in rientro degli affidamenti entro 5 giorni. Tale comportamento dell'istituto era lecito, previsto a chiare lettere (magari scritte in piccolino) su contratto firmato.

Situazione di panico? Nient'affatto perché è la stessa banca a proporti una papabile soluzione: sostituire i debiti chirografari (e quindi garantiti solamente da una firma) con un mutuo fondiario sulla SUA proprietà. Avete capito bene, sulla Sua proprietà privata e non sulle proprietà in capo alla ditta. Può sembrare una giusta soluzione ed invece la banca in questo frangente ha commesso un illecito.

Lottando al fianco dei nostri professionisti convenzionati con indubbia fatica, il Sig. Rossi può recuperare tutto, fino all'ultimo centesimo.

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