venerdì 8 febbraio 2013

Rimborso bollette acqua: via libera alle restituzioni degli aumenti in bolletta

I rimborsi ci saranno. Questo è certo. Meno certe sono, al momento, le modalità.
 
Le restituzioni riguardano quelle maggiorazioni del 7% pagate – da tutti gli utenti – sulle bollette dell’acqua tra il 21 luglio e il 31 dicembre 2011 a titolo di “remunerazione del 7% del capitale investito”. Infatti, tale voce, benché abolita dal referendum del giugno 2011 [1], era stata applicata anche nei sei mesi successivi in modo illegittimo.
Dopo il parere positivo del Consiglio di Stato che ha autorizzato la restituzione degli importi, l’Autorità Garante per l’energia ha approvato una delibera [2] con cui ha dato il via a un procedimento interno per determinare le modalità e gli strumenti con cui assicurare concretamente la restituzione delle suddette somme agli utenti finali.
Nei prossimi 120 giorni, verranno quindi acquisite informazioni e valutate le procedure per i rimborsi. Bisognerà quindi attendere ancora quattro mesi per sapere come muoversi.
Quel che è certo è che l’Autorithy ha escluso che le restituzioni possano avvenire con conguaglio in bolletta (cosa che certamente sarebbe stata più facile da operare). Il sistema sarà quello delle materiali restituzioni. Per cui saranno i singoli gestori del servizio idrico a dover restituire gli importi ingiustamente ottenuti, senza poterli compensare in bolletta.
[1] In data 12 e 13 giugno 2011 si è svolto un referendum popolare, indetto con il d.P.R. 23 marzo 2011, avente ad oggetto la parziale abrogazione dell’art. 154, comma 1, del d.lgs. 152/06 nella parte in cui tale disposizione includeva, tra i criteri per la determinazione della tariffa del servizio idrico integrato, l’adeguatezza della remunerazione del capitale investito.
[2] Delibera Autorità Garante per l’energia e il gas del 31.01.2013 n. 38/2013/R/idr.
 

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